Dedaland

Nell'ovvio ricade chi per convenienza
pieghi i pensieri con gran malevolenza.
Se invece di ascoltare per togliersi il sassetto
l'altrui sproloquiare ignori e quanto detto.
se come ufo atterri in loco conosciuto
e con finta innocenza ignori il risaputo.
è matto non alieno se chiede e poi pretenda
che l'asino non vola gli ribadisca e intenda
le mie parole usate come arma in tenzone
per dire a un altro tizio: sei proprio un gran coglione!

Le dispute si spostano dal noto al personale,
che i permalosi fanno di un lucciolo un fanale,
si legano alle dita questo e quest'altro affronto,
ma mani assai fasciate non portano al confronto.
se per orientarm'io usassi un tomtom
potrei seguirlo o meno, è mia la scelta e bom,
se al prossimo sKamarcio, mi dice volta a Emma,
e io vado fuoristrada e tiro una bestemmia,
Non sta al tomtom di dirmi io te l'avevo detto?
t'avevo orientato io non t'ho mica costretto.

perché dunque mi chiedi di fare differenza
tra orientare e costringere e si torna alla cadenza,
Di quanto sopra detto, che non fui ascoltata,
ignorante è chi ignora e io fui ignorata.
t'ho forse alla tempia un'arma io puntata?
ti ho cotto il gatto in pentola? t'ho forse minacciata?
la libertà sta in questo, si sceglie come si suole,
si ignorano i consigli, sta bene prender sole.

Ma onestamente dire dire che non s'era capito
e invece rivangare quanto legato al dito,
mi pare a me scortese e finta incomprensione,
quando è il tomtom a dartela la sua direzione.
Sei tu che ignori e dici che mai non ti fu detto,
ma sol perché ti è comodo o forse non hai letto.