THE END
Finalmente questa settimana finisce la scuola... un lavoro in meno di cui preoccuparmi. Sto correggendo ora tutti i progetti finali. Fa bene vedere che gli studenti recettivi mettono in pratica gli insegnamenti e producono cose degne di nota.
Devo ammettere che anche quelli meno recettivi mostrano una forza di volontà e un impegno non indifferenti. Eppure ci sono persone che lavorano, a volte mamme di famiglia (perché gli studenti Americani, a differenza di quelli Italiani, provengono davvero da diversi strati sociali - la vita comincia a qualunque età la si voglia far cominciare... lo credono fermamente e lo mettono in pratica). A volte è imbarazzante star lì a spiegare a una signora di 50 anni cosa deve e non deve fare per far funzionare il disegno... la cosa bella è la totale assenza dell'arroganza e certe volte il salto di qualità tra i lavori della prima settimana e quelli dell'ultima sono un qualcosa di spaventoso, nel senso che pensi che se questa persona avesse cominciato a disegnare a 20 anni avrebbe potuto farti le scarpe con una facilità estrema.
Col tempo, dopo aver visto gente che non sapeva far le O col bicchiere riuscire a fare disegni più che decenti, mi sono sempre più convinta di quella cosa che raccontava sempre Oliver in classe, non ricordo chi citasse: ognuno di noi ha dentro di sé centinaia di migliaia di brutti disegni... li devi tirare fuori subito così da poter arrivare ai bei disegni.
E quindi la quantità fa la qualità e la pratica porta al successo, etc etc.
A livello personale la cosa mi fa pensare che sto davvero pagando caro il mio blocco emotivo che mi ha portata a non disegnare per quasi due anni. Che dire, la fluidità e facilità con cui disegnavo determinate cose a volte mi abbandona.
Oppure guardo dei disegni il giorno dopo e scopro errori di proporzioni e grido: Ma cos'è quello???? O_o
Fondamentalmente perché penso e so di poter fare meglio, perché ho fatto di meglio in passato altrimenti non avrei potuto fare e lavorare come ho fatto e per chi ho lavorato... da qui il rifiuto dell'errore e lo shock.
Ma che ti sconvolgi a fare, Dedina? Devi metterti sotto a disegnare due anni son tanti da recuperare.
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