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Saturday, May 09, 2009

Gashapon Hunting of the day! - Le nuove prede del giorno.

Nei giorni scorsi ho parlato su
Gashapon Hunter Blog di un bellissimo dono che mi era stato fatto di recente (e ringrazio ancora Francesco per il pensiero, visto che sa bene quanto io sia drogata di queste cosine XD).

In the past few days I mentioned of a present in my other blog dedicated to gashapons and toys.

PhotobucketPhotobucket
Ho scritto un post pieno di foto in Gashapon Hunter Blog e vi rimando a quel post perché queste figurine vengono in cofanetti davvero strepitosi! Oggi parlo di acquisti gashaponosi che mi hanno trascinata per Roma nella giornata di ieri che ha previsto anche una fermata di circa 3 ore alla mostra di Hiroshige.

I made a post full of photos because these items come in a very special packaging that is almost better than the toy itself.
Today I'll post some impressions on yesterday's purchases.
I took advantage of the wonderful weather to go and take a walk in Rome.

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Hiroshige!
Se avete la possibilità di visitare la mostra di Hiroshige a Roma vi raccomando assolutamente di non perderla: click. Seguendo il link troverete informazioni utili per andare a visitare tale splendore. Lo spazio della mostra era gestito molto bene, l'installazione dei pezzi (tranne per uno che si era inclinato ed era finito in ombra e un altro il cui sensore troppo suscettibile non faceva che strillare pin-pon a tutti) e la decorazione degli spazi erano davvero adeguati. Mostra suggestiva e rilassante. Il tutto, fondamentalmente, faceva da cornice perfetta a quelle che erano le stampe provenienti dall'academy of art di Honolulu ed era corredato da questo documentario che spiegava esattamente cosa fosse la stampa giapponese... che mi ha fatto decisamente effetto simil "illuminazione". La concezione di acquerello in Oriente e Occidente non è decisamente la stessa!
Ovviamente sono rimasta assai colpita dai pezzi esposti tanto da essermi portata dietro lo sketchbook per mettere su carta quello che credevo di stare osservando: composizione, angolazione e prospettiva. Alcune cose erano decisamente superiori alla mia capacità di analisi!
C'è davvero molto da imparare da questi maestri del passato che sapevano fondersi con la natura in maniera tanto semplice, Van Gogh del resto lo aveva capito e la mostra non si fa sfuggire l'occasione di farlo notare.
Il sottofondo sonoro era assai rilassante, essendo la mostra divisa in zone, ho trovato davvero bella l'idea di mettere i rumori della natura per le parti dedicate agli animali e alle "cartoline di viaggio" ma non ho capito perché, arrivati a Tokyo, mescolati al chiacchiericcio della gente dovessero esserci note di musica da centro benessere invece di qualcosa di più tradizionale. Avrei gradito sentire uno strumento pizzicato e un flauto dolce tanto che quella zona, che ho trovato allegra e geniale nell'allestimento, mi ha un po' disturbata e sottratta dal mio stato meditativo per via dei suoni non sempre graziosi.
In un angolo di quello stesso padiglione si trovava un'area dedicata alla fotografia Occidentale che ricalca le orme di Hiroshige. La cosa fenomenale è stato vedere come le foto, ritoccatte e ridipinte a mano, cercassero di trasformarsi in ukyo-e a loro volta, tanto che davanti all'ennesima foto del monte Fuji ho detto: Pazzesco! Ma che davvero la neve si ferma in questo modo assurdo sul Fujisan? A striscioline?
Suscitando l'ilarità della signorina accanto a noi.

Questa mostra avrebbe fatto impazzire anche i bambini e se avete bambini io vi raccomando di portarli! All'inizio del percorso vi viene consegnato un diario di viaggio e via via, lungo il cammino, troverete dei timbri da utilizzare sul diario. Sono quattro in tutto e riproducono alcune delle stampe presenti!
C'erano diversi bambini alla mostra che peraltro si erano stampati anche le mani XD ma che erano impazziti alla ricerca dei timbrini.
C'è anche una zona laboratorio per giocare con la calligrafia.

Graziosa l'intenzione di riprodurre un giardino giapponese all'inizio del percorso e le signorine preposte a guardia delle opere - questa volta meno paranoiche rispetto alla mostra sui fiamminghi - che indossavano yukata.
Anche il Sakurashu, la giapponeria di Roma, ha alcuni oggetti in vendita nel gift shop... io ho preso cartoline di alcune stampe famose ma non ho trovato quella che più mi piaceva in assoluto.














...cioè questa. L'impressione che ho ricevuto nel guardare queste stampe è stata di collegare l'universo manga alle tradizioni storiche illustrative del Giappone. Molti panorami ricordavano gli sfondi e la semplificazione utilizzata nel colorare i cartoni animati giapponesi. Altre stampe, presentate nella loro variante a colori e in bianco e nero, mi hanno fatto capire dove Tezuka prendesse il gusto per il pointilismo a macchioline che utilizza per descrivere montagne e acque. C'erano momenti in cui, davanti al Fuji, mi fermavo pensando: è il kilimanjaro, adesso salta fuori Kimba!
E' voluta? E' innata? Come noi italiani, tendenzialmente, facciamo disegni dettagliatissimi e anatomicamente piazzati e dita affusolate per via del nostro Rinascimento? E' genetica la cosa o semplicemente ci circondano da tanto di quel tempo da diventare subliminale? Chi lo sa... ma la derivazione dell'uno dall'altro è innegabile e lo spiegano anche tanti manuali di manga. Tuttavia leggerlo è un conto... vedere con i propri occhi in un disegno di Hiroshige quello di Tezuka e viceversa è un altro (e parlo della grammatica del disegno, di stilemi tecnici).
Tra le cartoline ho acquistato queste:












...e questo gufetto appisolato che era troppo grazioso.














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Dopo le cose utili torniamo a quelle futili.
After useful things (I talked about the Hiroshige exhibit up here) let's switch back to futile things.

Toys! - Giocattoli.
Mi manca solo un pezzo oramai per terminare il set di Pizza Marco.












I am one piece away to completing the set of Pizza Marco.


Ieri ho acquistato questi due. E' un set fatto molto bene e dettagliatissimo, tutto aerografato. I pezzi erano già montati ma non ho mai trovato difficoltà a montare gli altri pezzi di questo set prima d'ora per cui ritengo che anche questi siano venuti su bene.




I bought these two yesterday. They look gorgeous, so detailed and the airbrushing on them is very precise. I bought them "assembled" already but usually I never had problems with the other pieces from the same set so I figured these two might have come together pretty nicely.

Il pezzo mancante è il seguente....

...Marco sul somarello.
Se lo vedete da qualche parte fate un fischio.


So this is the missing piece: Marco riding the donkey.
If you were to see it somewhere let me know.






Ho anche comperato il kewpie di Atom... lo volevo da tanto... è morbidissimo e antistress.
Questo è da attacco di moe!


I also got this Atom - Kewpie version - that I've always wanted.
It's soft like an anti-stress toy.

It was a sudden moe attack!

5 comments:

Hoshi Hyuuma said...

La mostra di Hiroshige è bellissima!!! Cercherò di tornare a vederla prima che finisca.
Ti consiglio di tornare al bookshop per prendere il catalogo a 32,00 euro perchè fuori ne costa 59,00!

dedasaur said...

Davvero costa così tanto fuori? O_O
Io ogni tanto aspetto... e dopo un po' compaiono i cataloghi scontati su internet XDD vado un po' al risparmio purtroppo, c'è da risparmiare per i tempi difficili che si profilano davanti!

Hoshi Hyuuma said...

Sì, purtroppo c'è tutta questa differenza di prezzo. Infatti, quando ho visto quanto costava fuori, sono tornato al bookshop e l'ho preso al volo. Alla fine è la cosa più economica (in rapporto qualità prezzo) che hanno lì perchè il resto è caro, cartoline comprese!

un_mei said...

Quello Ukiyoe di Falco "fukagawa suzaki jyuumantsubo" e mio preferito!
Abbiamo la comunicazione con gli geroglifici.
Cioe parliamo, sentiamo e pensiamo cose visualmente.. forse.(^.^)
Credo che la differenza di capire il mondo tra noi provengo da questo punto.
Sai? Isao Takahata ha scritto il libro"I caltoni animati nel 12 secolo(jyuuni seiki no animeeshon)" e il studio sul rapporto tra emaki e caltoni animati.(Ukiyoe e Manga stanno anche in questa corrente tradizionale.)
Sono sicuro che ti piace quello.

Anonymous said...

Quello Ukiyoe di Falco "fukagawa suzaki jyuumantsubo" e mio preferito!
Abbiamo la comunicazione con gli geroglifici.
Cioe parliamo, sentiamo e pensiamo cose visualmente.. forse.(^.^)
Credo che la differenza di capire il mondo tra noi provengo da questo punto.
Sai? Isao Takahata ha scritto il libro"I caltoni animati nel 12 secolo(jyuuni seiki no animeeshon)" e il studio sul rapporto tra emaki e caltoni animati.(Ukiyoe e Manga stanno anche in questa corrente tradizionale.)
Sono sicuro che ti piace quello.

Non so perche.
Ma non posso lasciare il messegio da google.
Allora con nome anonymous...

(un_mei)/