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Wednesday, April 07, 2010

Petizione a favore delle tariffe agevolate per l'editoria!

Non so se conoscete una meravigliosa tariffa postale chiamata Piego di Libri.
E' una tariffa che consente lo scambio di libri tra privati in maniera agevolata... paganto 1,28 euro fino a 2kg e 3,63 fino a 5kg (e alla quale può essere applicata la raccomandata con 1,50 euro in più - tracciabile, ovviamente).

Dunque se doveste spedire tanti libri e utilizzare una tariffa ordinaria vi trovereste a pagare un piccolo patrimonio. Questa tariffa invece vi consente, con le dovute e giuste limitazioni di peso e dimensione, di spedire libri ovunque a tariffa fissa!

La tariffa ERA agevolata anche per gli editori - dico era perché è stata da poco soppressa - e consentiva loro di spedire pubblicazioni con uno sconto del 50% sulla tariffa, già di per sé bassa del piego di libri.



Eh già, direte voi, perché dovrei firmare una petizione per far ripristinare un'agevolazione per editori pieni di soldi?
Ovvio, perché questa tariffa non è utilizzata dagli editori pieni di soldi, vi pare che Mondadori abbia bisogno di spedirvi i libri a casa vendendoli sul web quando ha praticamente una distribuzione nazionale capillare nelle librerie di varia - oltre ad avere le proprie librerie?

Noooo, questa tariffa era la salvezza dei piccoli editori! Ed è i piccoli editori che ci rimettono di brutto, nonché voi acquirenti, dalla soppressione della tariffa agevolata.

Mettiamo il caso che voi acquistiate libri non facilmente reperibili di saggistica o fumetti che si ritrovano una distribuzione un po' impedita - perché i distributori fanno una mafia pazzesca eh, non prendiamoci in giro! - uno può sempre andare sul sito dell'editore, acquistare l'articolo desiderato e vederselo recapitare a casa con spese di spedizione minime o addirittura gratis.

Secondo voi a chi va il vantaggio della soppressione di tale tariffa? Chi detiene veramente il monopolio editoriale in Italia? Come mai, a differenza degli altri Paesi, tutte le agevolazioni per i piccoli editori stanno, una per volta, sparendo?

Se già la distribuzione si pone nei confronti dei piccoli editori con boicottaggi e imposizioni di sorta - richiedendo esclusive assurde per poi NON distribuirli - e il web LIBERO resta l'unica soluzione per il libero acquisto di prodotti.... poiché questi prodotti non arrivano fisicamente in negozi reali... togliere l'agevolazione sulla distribuzione privata di tali prodotti non è una seconda forma di costrizione ad utilizzare i "canali ufficiali" e sottostare a contratti capestro? (già il margine di guadagno per un autore è solo il 5% sul venduto, se poi la fetta più grande la prende il distributore, ci rimette anche l'editore - che tra parentesi si è già assunto il rischio di impresa - e di conseguenza fallisce e muore).

Vedete quanti modi esistono di limitare la libertà?


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