<---- questo è un motivo: hanno degli adattatori di scuola fedele alla lingua di arrivo più che a quella di partenza. Conoscendo dei traduttori statunitensi e le loro lamentele su come vengano trasformate le loro traduzioni e possendendo, della serie citato nel post a fianco, diverse versioni - tra cui una originale - posso solo dire una cosa.
Sono creativi anche coi nomi!
In realtà i nomi in Katakana sono più vicini alla corretta lettura come li ha traslitterati Nicodemo! (considerate il fatto che esistono fonemi impronunciabili per le lingue anglosassoni e, per questo, l'adattatore si sente autorizzato a sostituire sillabe e dittonghi in modo da non avere suoni imbarazzanti).
Anche in Italia è successa una cosa simile... pensate che il gatto di Hello Spank si chiami Torakiki? Ma manco per niente, si chiama Pippa (che è stato poi chiamato Pepper, mi pare, nell'edizione Play press)... voi avreste mantenuto Pippa?
E non esistono forse nomi come Nakagata, Kaga e così via che somigliano in maniera evidente a parole a dir poco imbarazzanti?
L'edizione italiana e quelle francesi hanno traslitterazioni migliori e più precise dei nomi in katakana. Fidarsi ciecamente di UN solo traduttore senza considerare la lingua di arrivo per cui traduce frega sempre un sacco di lettori (inclusi quelli che prediligono le traduzioni inventate a quelle che riportano il tono originale della narrazione al suo miserabile stato di aridità - come per il caso delle Clamp!)
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