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Saturday, April 24, 2010

Diluvio a Porta Nuova!

Questa è la Stazione di Torino Porta Nuova, il martedì prima di Pasqua.

Ovviamente io arrivo da Roma col sole e per strada incontro il diluvio.... e ci può stare. Ma scendere in stazione e trovarmi il lago davanti mi fa pensare: sono già ad Avigliana? Vedo i laghi!


L'omino posto al banchetto informativo dell'AV ed ES galleggia via, trasportato da un'onda anomala, mentre un collega gli rompe insistentemente le balle con domande alle quali l'omino non può rispondere subito, visto che sta cercando di dare informazioni... galleggiando.

Ordunque si volta e, con garbo, gli dice: me lo puoi chiedere anche dopo! Non vedi che sono impegnato! Che maleducazione!

Lascia di stucco la signora che chiede informazioni - ma il cattivo umore del poveretto è indubbiamente anche imputabile alla cascata del Niagara che gli cola alle spalle, lungo il pilastro... del resto lui ha i piedi in acqua e le mani su un computer (morte assicurata!).

Alzo gli occhi e vedo operai in tuta di gomma gialla sul tetto che bestemmiano in turco ottomanno... e si spiega il motivo di cotanto allagamento (oltre al fatto che i marciapiedi sono affossati): stavano ancora passando il catrame - poveri bastardi!

Ordunque arrivare alla stazione di Porta Nuova... nuova di zecca, appena rifatta, e trovarci una catastrofe naturale, mentre tu muori di fame, non aiuta. Lo Chef Express è preso d'assalto anche da viaggiatori scoglionati... che stanno in fila... per il caffé? Per il panino?

Noooo, stanno in fila per leggere il menu... e poi magari arrivano alla cassa e fanno mhhhh: mi lasci pensare!

Perché, fino a ora cos'hai fatto?

Ecco che, impellente, sorge il desiderio di tagliare la fila, ma noi non ci facciamo sopraffare dal gene italico e semplicemente bussiamo sulla spalla dello scoglionato: scusi, visto che lei sta decidendo mentre io se non mangio qualcosa e prendo la medicina sbatto a terra morta, le dispiace se ordino un panino al volo?

L'omino, cortesemente, fa: prego prego!

La moglie mi guarda storto... signora, non è una mamma lei? Pensi a me come a sua figlia! Lo sa a che ora mi sono alzata stamattina? Lo sa che i bagni erano rotti sull'AV? Lo sa che ho fatto un'ora di ritardo e non posso chiedere il rimborso perché sicuramente è imputabile a questo diluvio qui - e poi c'ho il biglietto fatto con la tariffa amica? Mi facci prendere la piadina mi facci, che poi devo prendere la diligenza per Avigliana... inseguita dai Sioux fino ai laghi!

Salgo sul regionale... e trovo i sedili bagnati. Piove sul treno. Siedo accanto a questa bellissima byNba emo, con le unghiette laccate di nero e viola (per le quali la complimento) e si dimostra educata e cortese (insomma meglio un figlio emo ma beneducato che un fighetto senza etichetta e data di scadenza) e con lei escogitiamo un sistema di leve e carrucole per tenere giù la tendina ed evitare che ci piova addosso per 22 minuti - a me, 35 a lei!

Mangio e mi augura buon appetito e quando scendo mi saluta e mi augura una buona giornata. Durante il tragitto lei e una sua amichetta, arrivata dopo, parlano del foglio rosa come della cosa più magica del mondo.

Io ho la patente dal 1992 e ho guidato solo 2 volte. Viva i mezzi pubblici anche se fanno ritardo e ci piove dentro!



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