Cose che non capisco:
1) Come si possa dare colpa e non dolo a un automobilista ubriaco che uccide un povero innocente per strada. Se prima di salire in macchina, beve, è consapevole del fatto che diventa un pericolo per se stesso e per gli altri... sussistendo la volontà di far male (anche se è casualità) dovrebbero davvero processare per dolo e non per colpa.
2) Perché non si introduce una sorta di responsabilità aquiliana per i casi di incidenti gravi come quelli di Viareggio?
Trenitalia ha detto che la responsabilità non è loro. Ma allora io dico: se in partenza il carrello andava bene si è rotto per strada (ergo la colpa è di chi gestisce la strada ferrata); se invece la colpa era della ditta che ha fornito il carrello allora Trenitalia non ha controllato bene il carrello in partenza.
In ambo i casi io credo si debba smettere di fare come il San Bartolomeo del Caravaggio e Totò Schillaci: "Chi!? Io!?" E ammettere le proprie colpe, chiedere scusa, chiedere perdono e riparare al danno per quanto possibile... invece di fare il solito scaricabarile.
Che poi se davvero funziona tanto bene Trenitalia, perché il mio treno fa sempre 50 minuti di ritardo perché si rompe sempre?
3) Come fa Poste italiane a raddoppiare il costo della raccomandata nel giro di poco? Cioè fino a qualche settimana fa io pagavo 1,50 euro e ora guardare per credere si paga 3,30 euro. E' legale far pagare più del doppio nel giro di un anno per lo stesso medesimo servizio? Io credo sia un po' iniquo.
4) Perché al Nord, in città dove vivono persone originarie del Sud e guidano anche peggio che al Sud, spesso e volentieri basta sentire un accento "forestiero" per essere scortesi? Essere discriminata tre volte nel giro di due giorni - per via del mio accento - è a dir poco inquietante soprattuto se si tiene presente il fatto che sono la persona più formale e pignola del mondo per quanto riguarda: file, code, "grazie, prego e per favore!". Non mi era mai successo nemmeno quando vivevo all'estero.
-- Caso A: all'Auchan di Rivoli, non trovo nessuno in giro per il supermercato a cui chiedere informazioni, mi avvicino al banco informazioni e trovo una signora con l'uniforme dell'Auchan addosso. Chiedo: scusi, posso chiedere un'informazione?
La signora fa finta di non sentirmi e non vedermi e continua a guardare i suoi fogli. Chiedo nuovamente, pensando di aver parlato troppo a bassa voce: Scusi?
E la signora sgarbatamente, e senza guardarmi, alza un dito e punta un'altra donnina in maniera aggressiva.
Sconvolta la guardo e faccio: bau bau!
E lei, tutta stizzita: eh, sono una cassiera. (non eravamo in cassa)
E io: Beh ma non ce l'ha scritto in fronte e io non sono Onnisciente... poteva anche dirmi "chieda alla collega".
E' diventata paonazza e ha bofonchiato tra i denti: 'sti terroni.
Ora, lo so che purtroppo io ho un imprinting che è quello dei parchi Disney. Quando fai training per i parchi ti spiegano sempre che c'è una domanda in particolare che ascolterai 500 volte al giorno: dove sono i bagni?
Roba da uscire fuori di cocomero! Ma... a pensarci bene... non è la stessa persona a chiederti la stessa domanda 500 volte, sono 500 persone diverse che ti chiedono la stessa domanda una volta sola. Non è colpa loro, ergo DEVI essere cortese perché LORO sono INNOCENTI.
A che pro essere sgarbati e scortesi con una persona innocente e inconsapevole del fatto che TU sia una cassiera? E cosa ci azzecca il fatto che non sono indigena?
--- Caso B: chiedo indicazioni stradali e sgarbatamenti mi dicono: e faccia il giro per corso tal de tali e vada dritto! (che se ci potevano mettere un "affanculo" ce lo aggiungevano di cuore). Ma io, e lo hai sentito dall'accento, non sono di qui e se ti faccio tante domande sulle indicazioni non è perché mi diverto a romperti le balle, è perché non so la strada, o no?
Non citerò il caso C perché è da andar fuori di cocomero e la mia reazione è stata estremamente aggressiva, seppure espressa con estrema calma e sangue freddo, e di totale disconoscimento della mia appartenenza a questo Paese!
5) Da quando in qua sui giornali, oltre a riportare i fatti, i giornalisti si permettono di giudicare gli altri e dare opinioni gratuite e non in forma di tesi? Sul Giornale stamattina leggevo un articolo che riportava il rapporto del coroner (che comunque poi era anche falso) sulla salma di Michael Jackson. Una frase, in particolar modo, mi ha particolarmente irritata: "Fianchi, cosce e spalle erano segnati dalle punture a cui da anni, tre volte al giorno, si sottoponeva per combattere il dolore lasciatogli in eredità dai ripetuti interventi chirurgici a cui si era voluto sottoporre, con peccato di superbia, per assecondare il rifiuto di quel «se stesso» color ebano ricevuto in dono da Dio."
Scusi ma lei cosa ne sa e come si permette? Mi sta parlando del rapporto del coroner, mi dica cosa c'è scritto, quello che Lei pensa di Jackson non mi riguarda (oltre a essere basato su falsità costruite dai media perché un uomo di colore non può arrivare dove è arrivato lui e non pagarla cara). Ovviamente ho lasciato un commento in risposta che non sarà pubblicato perché appunto contestava non solo la falsa informazione ma la faciloneria con qui questa persona esprimeva un'opinionbasata su una falsa informazione (costruita per distruggere un uomo). Jackson era black and proud, detto da Oprah, e malato di vitiliggine... Lo sapete come funziona la vitiliggine, no?
Peraltro se esistesse davvero una sorta di operazione e cura per sbiancare la pelle... ditemelo per favore, io non riesco a sbarazzarmi delle macchie solari nemmeno con laser e luce pulsata e acidi vari.
NON ESISTE UN'OPERAZIONE PER SBIANCARE LA PELLE.
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