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Monday, October 26, 2009
Lucca Comics and Games
In occasione di Lucca Comics, l'update dell'Osamushi verrà posticipato di una settimana. Questo per poter mettere online il reportage dell'evento dedicato dalla fiera al maestro Tezuka.
Il 3 Novembre, quindi, festeggeremo il compleanno di Osamushi con un corposo update! Non perdetelo!
Ecco i dettagli dell'evento:
http://lucca09.luccacomicsandgames.com/
Io ci sarò, voi?
Friday, October 23, 2009
E dunque si stanno avvicinando quelle meravigliose festività che prevedono pranzi, cene, partitine a carte e tombola con amici, zii, amici degli zii, nonni, cugini strani e parenti serpenti che sono, oramai, tradizionalmente inevitabili quanto la morte dello zampone a Capodanno.
Non so voi ma io trovo queste riunioni a dir poco traumatizzanti... o almeno le trovavo. In 36 anni di vita - o almeno da quando so parlare - mi sono ritrovata vittima di interrogatori tali che il KGB, in confronto, è un pivello se paragonato alla Santa Inquisizione delle Zie! Interrogatori da parte di una ventina di persone almeno, riunite attorno alla stessa tavola per Natale o Pasqua. Zii e zie che ti pongono domande senza però voler conoscere la risposta, ovviamente!
Il che mi fa pensare alla mitica Shara che oggi fa:
Poi vabbè, c'è il fatto che ti chiedono mille cose e non ascoltano mai la risposta, il che è snervante se vuoi costruire una conversazione. Non sono una tipa da monologo. Mi sto preparando una serie di frasi di risposta sul generis "la supercazzola " per vedere che effetto fa.
Mannaggia a me e alla tradizione familiare che non posso evitare.
Allora non succede solo me! Succede a tutti, vero?
Domande tipo: come va la scuola? Quando ti laurei? Ce l'hai il fidanzatino? Quando ti sposi? Quando lo fai un bambino? Come va il lavoro? Come va l'America?
Aggiungiamoci il fatto che, essendo vegetariana da 20 anni, sono anche vittima di sfottò e battutine divertenti (per loro) sul fatto che non mangio bestie. Scusate ma io ho mai rotto i cocomeri a voi perché lo fate? Vi ho mai contestato la dieta? Mi sono mai trasformata in un'animalista sfragassamaroni che tira fuori pistolotti sulle povere bestie mentre c'hai il dente conficcato in un cosciotto di montone?
NO! NON L'HO MAI FATTO!
Perché fondamentalmente sono per il: lasciami vivere in pace e muori senza fracassarceli.
Da circa 3 anni a questa parte mi risparmio alcuni di questi interrogatori... perché sono diventata troppo creativa con le risposte e ho messo in crisi un intero sistema costruito in secoli e secoli di familialismo!
Esempio:
- Ma non ti sei più laureata in Italia? - No,tutti i docenti a cui chiedevo la tesi morivano e mi hanno intimato di smettere.
- Ma mancano solo tre esami, non è peccato? - Lo è anche l'omicidio.
- Che lavoro fai? - Sono pirata informatico. Mando in giro virus, trojan, frego dati personali...
- Ma non è illegale? - No, sono assunta direttamente dai lobbisti.
- Ma non hai paura che ti arrestano? - qua ci scappa la battuta politica sul fare arrestare il capo di stato o il papa.
- Ce l'hai il fidanzato? - ho una lucertolina dal collare, fa lo stesso?
- Quando ti sposi? - Quando legalizzeranno il matrimonio con le lucertoline.
- Sei vegetariana? - No, bruco il prato e risparmio in tagliaerbe.
- Perché sei vegetariana? - Non sopporto che il mio sangue divino venga contaminato da quello di creature inferiori... non mangerei manco le persone, per esempio.
- Ma mangiare carne è una cosa che c'è in natura, no? Gli animali sono carnivori e il forte mangia il debole*! - Giusto, in natura ci sono anche la transessualità, il cannibalismo, l'uxoricidio, il regicidio, l'infanticidio e la guerra chimica. Io sono per tornare alla natura ma se volessi cambiare sesso la gente mi guarderebbe male (era meglio se nascevo rana, sigh!) non ti dico cosa pensano poi della guerra chimica, uff...
- Ma non hai un lavoro fisso? - Lavorare sotto padrone è da plebei.
- Come va il lavoro? - Bene, l'altro giorno ho seminato broccoletti, speriamo che escano altrimenti a novembre non avrò niente da mangiare.
- Vivi con i tuoi? - No, no, questi sono due vecchietti che ho raccolto per strada perché mi sentivo sola.
- Ma non è da bamboccioni? - Ah, guarda, io glielo dico sempre, soprattutto a Mario: hai già 70 anni, non è il caso che ti trovi una casa, un lavoro e ti faccia la tua vita?
E così via.
Siate creativi e vaghi. Vedrete... il secondo anno forse ci riproveranno, ma il terzo anno inizieranno a temere le vostre risposte!
* Il forte manga il debole non si arrende facilmente! Quando quelli che si intestardiscono sul fatto che il debole mangia il forte, mi incavolo ma mi rendo conto di aver di fronte un troglodita. A me capita sempre e quindi alla loro teoria io rispondo con un bel: beh, gli uomini hanno sempre dovuto compensare altrimenti per le loro "piccolezze", macchine grandi, tencologia avanzata, sport aggressivi, tutto grande! anche la loro bocca... e quindi per sentirsi "forti" devono per forza mangiare i deboli (vorrei vederceli in mare aperto davanto a uno squalo bianco).
Per cui non mi sorprende il fatto che gli uomini si siano inventati la caccia e le donne l'agrocoltura... è un problema fallico!
Ovviamente questo è un discorso che si può portare avanti bene solo con quelli che pensano "col problema fallico" e arrivano agli insulti e fino a dire cose tipo: scommetto che ti piacerebbe un bel pisellone! - No, io amo la mia lucertola al di là della taglia!*_* Lo vedi che è un problema tuo?
Ovviamente ti mandano a cagare ma anche là - grazie, non ho bisogno di supplementi allo yakult, come te ne partorisco 2 al giorno.
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Be Prepared! Family dinners are coming back!
So it will soon be that time of the year again, that time that expect you to dine, sup, play cards, do karaoke and spend lots of hours with realtives, uncles, aunties, friends, aunties' friends, parents, grand parents, weird cousins, snakes... all that stuff that you can't avoid for Thanksgiving, Xmas and so on.
I don't know about you but I very much dislike crowded family reunions... or at least I did. In 36 years - or ever since I was able to say a word, anyways - I have been pestered with questions not much unlike those you'd see in movies, so much that KGB looks like a noob compared to The Aunties' Inquisition! There, at the dinner table, I would find at least twenty people eager to ask me questions of which they don't care to hear the answers.
Which reminds me of my friend's statement:
Point is they ask you a thousand things but never listen to the reply, which is kind of vexing if you want to start a conversation. I am not the monologue type either. I am getting ready for a series of answer very much like gibberish to see what's the final effect. Curse the family tradition, I cannot avoid it!
So this wasn't only my problem! It happens to each and every one, right?
Such questions as: how's school going? When will get your degree? Do you have a lil' boyfriend? When will you get married? When will you have a child? How's work? How's America?
Let's add on top of that the fact that I have been vegetarian for the past 20 years, almost... and I am the sad victim of stupid jokes that are only funny to them, just cuz I don't eat animals! Excuse me, I beg your pardon... Have I ever bugged you about the fact that you do? Have I ever complained about your diet? Did I ever turn into one of those annoying animal lovers that start a sermon about the poor creatures while you are sinking your teeth in a piece of mutton or something of the sort?
NO! I HAVEN'T!
Because, fundamentally, I believe in: let me live in peace and die without breaking my balls!
So, I have been spared some of this Inqusition for the past 3 years... because I became creative in giving answers. Centuries and centuries of Family/Interrogation system has undergone a crisis for this!
Example:
- Did you ever get a degree in Italy? - No, all the teacher I asked a thesys to would die so they asked me to stop.
- But you were so close to getting a degree, it's a sin! - Yeah, so is murder... oh well.
- What's your job? - I'm a hacker. I create viruses, attack computers, steal personal informations...
- Isn't that illegal? - Noo, I'm hired by lobbyst...
- What if they arrest you? - They should arrest my boss first (follows a name of a famouse politician or the pope's).
- Do you have a boyfriend? - I have a frillneck lizzard, isn't it the same?
- When will you get married? - When they'll legalize the wedding with lizzards.
- Are you a vegetarian? - No, I graze... save so much money on the lawnmower.
- Why are you vegetarian? - I don't want to contaminate my god-like blood with the blood of inferior creatures... I wouldn't eat a human either.
- But eating meat is what happens in nature! Animals are carnivore and the strong eats the weak*! - Right, nature also has: transexuality, cannibalism, uxoricide, infanticide and chemical war... I'd be for going back to nature but if i were to switch sex people would think ill of me not to mention what they think of chemical war.
- Do you have a steady job? - No, working under boss is plebeian.
- How's work? - Good, I just planted broccoli, I hope they grow well or I won't have anything to eat in November.
- You live with you parents!?! - No, I just picked these two old guys on the street since I cannot keep a dog and I felt lonely.
- Why do you still live together? - Ah, look, I tell them all the time, especially my dad: you are 70 years old already, go get a job, a house and start your life!
And so on...
So be creative and absurd. You'll see, maybe they'll try again the following year but there won't be a third attempt. They'll fear your answers!
* The strong eats the weak never gives up! If they keep on saying the strong eat the weak of course I realize I am sitting in front/or next to a caveman. I sometimes get pissed and say that men always had to compensate for their "small size" somehow: big car, big this, big that, big mouth!!!!...
So to be "strong" they eat the weak, right (but I'd like to see them fight a white shark). Now is no wonder men invented hunting and women invented agricolture instead.. it's a fallic problem!
Oh of course this is something you can discuss with guys who think with the "fallic problem"! Because they could get down to insult and say something like: I bet you like a big penis. - No, I dont', I love my lizzard no matter what. *_* Can't you see it's YOUR problem?
Tuesday, October 20, 2009
Volevo ricordare che Gashapon Hunter è anche un gruppo su facebook.
Quello che facebook ci consente di fare è... aprire album fotografici dove poter mettere le foto dei vari collezionisti.
I fan dei gashapon stanno contribuendo con le loro foto e gli album si riempiono alla svelta.
Venite a vedere quanti meravigliosi gashapon e drogashati esistono al mondo:
http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/pages/Gashapon-Hunter/56467110398?ref=ts
Se siete iscritti a Facebook basta che seguiate il link.
Stiamo diventando un bellissimo fan club!
Monday, October 19, 2009
Ebbene sì io c'ero... grazie a Simone di Alice nella città, sono riuscita ad andare sia all'anteprima che alla conferenza stampa (e devo dire che si è davvero fatto in quattro per farmici andare).
Lo ringrazio ancora tantissimo e mi dispiace che non siamo riusciti ad organizzare una bella Serata Astroboy, purtroppo le tempistiche non ci sono state favorevoli.
Tuttavia io ho trascorso una bellissima giornata e ho già fatto il mio resoconto del film sull'osamushi:
Anteprima - Astroboy!
che potete andare a leggere sul sito, perché non farò copia incolla qui... non fosse altro che ho detto tante cose e mi sono sfogata abbastanza e ho sofferto abbastanza nello stilare la recensione. E' venuto fuori un papirone e me ne scuso ma il film ha suscitato in me sentimenti contrastanti.
Non l'ho odiato. Non l'ho amato alla follia. Mi ha lasciato una sensazione di intrattenimento puro. Mi ha lasciato vuota. Ho capito il messaggio ma non è affondato. Mi ha fatto incavolare con la traduzione ma mi ha fatto ricredere sul doppiaggio.
Farò un resoconto sul contenuto della conferenza stampa, di cui qui vedete le foto scattate col telefonino perché, ahimé, la macchina fotografia ha deciso che doveva andare in vacanza proprio in quel momento. Si sarà emozionata a vedere Muccino? E chi lo sa!
Il mio telefonino, però, è un motorola e questa è la qualità che mi ritrovo nelle foto. Ah ah ah! Dovrò ricorrere a foto "ufficiali" o a screen caps dei video della conferenza per poter mettere qualcosa di decente sul sito.
Intanto devo dire che l'Auditorium è una struttura incredibile.
Ti trovi circondata da questi trilobiti giganteschi che racchiudono un'arena e una bella passerella con tappeto rosso... seppure bagnato... schifidiccio (causa pioggie) ma pulito!
Inoltre all'interno del festival trovavi tizi che ti rifilavano ovviamente i soliti gadget, dal caffè all'acqua, e riviste oltre che il programma... e io sono riuscita a farmi dare una maglietta di Astro Boy per i nipoti.
Che si litigheranno fino alla morte e penso che io terrò il conto dei round ma due non ne potevo prendere.
Vigilanza serratissima per evitare che entrassero furfantoni pirata a registrare il film.
Beh comunque all'interno c'è un bar bellissimo dove abbiamo fatto colazione (ma non c'erano cestini per sparecchiare ergo dovevi lasciare le tazze sul tavolo) con ben due porzioni di biscotti.
Siccome tra la rassegna stampa e la proiezione c'erano un paio di ore di buco siamo tornate a Flaminio per pranzo (e la scoperta del trenino che da Flaminio va a Piazza Euclide ha aperto un mondo).
Pranzo con fettuccine ai funghi porcini e al tartufo (ma io il tartufo non ce l'ho sentito, le fettucce però erano fresche).
Di ritorno ci siamo andate ad accomodare in sala... ci hanno sigillato telefonini e macchine fotografiche... a Emy hanno tolto anche l'ombrello. Io ho chiacchierato con le guarde della sicurezza che erano tutti piuttosto simpatici e socievoli e dicevano: eh, mi dispiace signora, sono piuttosto severi all'anteprima mondiale.
Ma non è l'anteprima mondiale, quella è stata in Giappone... però è l'anteprima europea che comunque, come cosa, non va sottovalutata.
Abbiamo dato i biglietti alle mascherine e io ed Emy eravamo in posti separati purtroppo.
Dopo un po' la gente ha iniziato a sedersi a casaccio e io ero tentatissima di andare a chiamare Emy ma ho pensato: se mi alzo mi fregano il posto!
La proiezione doveva iniziare alle 16:30 ma gli attori si sono attardati sul tappeto rosso.
Come dice Emy... :
la Crescentini indossava 30 cm di tacco e aveva certe zampe di gallina agli occhi che non ci si credeva... io e Deda seppur separate di posti abbiamo fatto un unico pensiero: Ciccia ma la notte dormi?
Aveva anche un vestitino tipo premaman che le donava una certa panza -filia lo avrai strapagato ma non valorizza il tuo fisico.
Muccino invece baciava tutti e quindi io ho avuto un altro pensiero malsano, non è per tirartela, ciccio ma... hai fatto il vaccino anti-influenzale?
Lo sai che i ragazzini sono covi di germi?
Il resto lo leggete sul resoconto.
Alle ore 11.00
presso:
SALA C
Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Viale Aldo Moro, 50 – Bologna
Si terrà la conferenza stampa per la presentazione ufficiale del volume
Uscire dalla violenza si può
edito da Jar Edizioni e patrocinato da:
Provincia di Ravenna
Comune di Ravenna
L'incontro vedrà la partecipazione di:
Monica Vodarich, scrittrice e curatrice del libro, socia fondatrice e Vice Presidente dell'associazione Linea Rosa di Ravenna.
Alessandra Bagnara, curatrice del libro e Presidente dell'associazione nazionale D.i.Re, Donne in Rete contro la violenza.
Antonella Oriani, Presidente dell'Associazione Regionale che raccoglie i centri antiviolenza e le case rifugio dell' Emilia-Romagna.
Monica Donini, Presidente Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Gianluca Borghi, Consigliere regionale.
Durante la mattinata si discuterà dell'importanza di una pubblicazione che tratti in maniera esaustiva e professionale le esperienze e le competenze dei Centri Antiviolenza e del loro sviluppo a livello regionale e nazionale.
Friday, October 16, 2009
Oggi scrive:
"LO VEDI, stanno iniziando ad abbandonarci. Lo sapevo". Così il mio caposcorta mi ha salutato ieri mattina. Il dolore per la protezione che cercano di farmi pesare, di farci pesare, era inevitabile. La sensazione di solitudine dei sette uomini che da tre anni mi proteggono mi ha commosso. Dopo le dichiarazioni del capo della mobile di Napoli che gettano discredito sul loro sacrificio, che mettono in dubbio le indagini della Dda di Napoli e dei Carabinieri, la sensazione che nella lotta ai clan si sia prodotta una frattura è forte.
Non credo sia salutare spaccare in due o in più parti un fronte che dovrebbe mostrarsi, e soprattutto sentirsi, coeso. Società civile, forze dell'ordine, magistratura. Ognuno con i suoi ruoli e compiti. Ma uniti. Purtroppo riscontro che non è così. So bene che non è lo Stato nel suo complesso, né le figure istituzionali che stanno al suo vertice a voler far mancare tale impegno unitario. Sono grato a chi mi ha difeso in questi anni: all'arma dei Carabinieri che in questi giorni ha mantenuto il silenzio per rispetto istituzionale ma mi ha fatto sentire un calore enorme dicendomi "noi ci saremo sempre".
Mi ha difeso l'Antimafia napoletana attraverso le dichiarazioni dei pm Federico Cafiero De Raho, Franco Roberti, Raffaele Cantone. Mi ha difeso il capo della Polizia Antonio Manganelli con le sue rassicurazioni e la netta smentita di ciò che era stato detto da un funzionario. Mi ha difeso il mio giornale. Mi hanno difeso i miei lettori.
Ma uno sgretolamento di questa compattezza è malgrado tutto avvenuto e un grande quotidiano se ne è fatto portavoce. Ciò che dico e scrivo è il risultato spesso di diversi soggetti, di cui le mie parole si fanno portavoce. Ma si cerca di rompere questa nostra alleanza, insinuando "tanti lavorano nell'ombra senza riconoscimento mentre tu invece...". Chi fa questo discorso ha un unico scopo, cercare di isolare, di interrompere il rapporto che ha permesso in questi anni di portare alla ribalta nazionale e internazionale molte inchieste e realtà costrette solo alla cronaca locale.
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Sento di essere antipatico ad una parte di Napoli e ad una parte del Paese, per ciò che dico per come lo dico per lo spazio mediatico che cerco di ottenere. Sono fiero di essere antipatico a questa parte di campani, a questa parte di italiani e a molta parte dei loro politici di riferimento. Sono fiero di star antipatico a chi in questi giorni ha chiamato le radio, ha scritto sui social forum "finalmente qualcuno che sputa su questo buffone". Sono fiero di star antipatico a queste persone, sono fiero di sentire in loro bruciare lo stomaco quando mi vedono e ascoltano, quando si sentono messi in ombra. Non cercherò mai i loro favori, né la loro approvazione. Sono sempre stato fiero di essere antipatico a chi dice che la lotta alla criminalità è una storia che riguarda solo pochi gendarmi e qualche giudice, spesso lasciandoli soli.
Sono sempre stato fiero di essere antipatico a quella Napoli che si nasconde dietro i musei, i quadri, la musica in piazza, per far precipitare il decantato rinascimento napoletano in un medioevo napoletano saturo di monnezza e in mano alle imprenditorie criminali più spietate. Sono sempre stato antipatico a quella parte di Napoli che vota politici corrotti fingendo di credere che siano innocui simpaticoni che parlano in dialetto. Sono sempre stato fiero di risultare antipatico a chi dice: "Si uccidono tra di loro", perché contiamo troppe vittime innocenti per poter continuare a ripetere questa vuota cantilena.
Perché così permettiamo all'Italia e al resto del mondo di chiamarci razzisti e vigliacchi se non prestiamo soccorso a chi tragicamente intercetta proiettili non destinati a lui. Come è accaduto a Petru Birladeanu, il musicista ucciso il 26 maggio scorso nella stazione della metropolitana di Montesanto che non è stato soccorso non per vigliaccheria, ma per paura.
Sono sempre stato fiero di risultare antipatico a chi mal sopporta che vada in televisione o sulle copertine dei giornali, perché ho l'ambizione di credere che le mie parole possano cambiare le cose se arrivano a molti.
E serve l'attenzione per aggregare persone. Sarò sempre fiero di avere questo genere di avversari. I più disparati, uniti però dal desiderio che nulla cambi, che chi alza la testa e la voce resti isolato e venga spazzato via com'è successo già troppe volte. Che chi "opera" sulle vicende legate alla criminalità organizzata e all'illegalità in generale, continui a farlo, ma in silenzio, concedendo giusto quell'attenzione momentanea che sappia sempre un po' di folklore. E se percorriamo a ritroso gli ultimi trent'anni del nostro Paese, come non ricordare che Peppino Impastato, Giuseppe Fava e Giancarlo Siani - esposti molto più di me e che prima di me hanno detto verità ora alla portata di tutti - hanno pagato con la vita la loro solitudine. E la volontà di volerli ridurre, in vita, al silenzio.
Sono sempre stato fiero, invece, di essere stato vicino a un'altra parte di Napoli e del Sud. Quella che in questi anni ha approfittato della notorietà di qualcuno emerso dalle sue fila per dar voce al proprio malessere, al proprio impegno, alle proprie speranze. Molti di loro mi hanno accolto con diffidenza, una diffidenza che a volte ha lasciato il posto a stima, altre a critiche, ma leali e costruttive. Sono fiero che a starmi vicino siano stati i padri gesuiti che mi hanno accolto, le associazioni che operano sul territorio con cui abbiamo fatto fronte comune e tante, tantissime persone singole.
Sono fiero che a starmi vicino sia soprattutto chi, ferocemente deluso dal quindicennio bassoliniano, cerca risposte altrove, sapendo che dalla politica campana di entrambe le parti c'è poco da aspettarsi. Sono sempre stato fiero che vicino a me ci siano tutti quei campani che non ne possono più di morire di cancro e vedere che a governare siano arrivati politici che negli anni hanno sempre spartito i propri affari con le cosche. Facendo, loro sì, soldi e carriera con i rifiuti e col cemento, creando intorno a sé un consenso acquistato con biglietti da cento euro.
È stato doloroso vedere infrangersi un fronte unico, costruito in questi anni di costante impegno, che aveva permesso di mantenere alta l'attenzione sui fatti di camorra. È stato sconcertante vedere persone del tutto estranee alla mia vicenda esprimere giudizi sulla legittimità della mia scorta. La protezione si basa su notizie note e riservate che, deontologia vuole, non vengano rese pubbliche. Sono stato costretto a mostrare le ferite, a chiedere a chi ha indagato di poter rendere pubblico un documento in cui si parla esplicitamente di "condanna a morte". Cose che a un uomo non dovrebbero mai essere chieste.
Ho dovuto esibire le prove dell'inferno in cui vivo. Ho esibito, come richiesto, la giusta causa delle minacce. Sento profondamente incattivito il territorio, incarognito. Gli uni con gli altri pronti a ringhiarsi dietro le spalle. Molti hanno iniziato a esprimere la propria opinione non conoscendo fatti, non sapendo nulla. Vomitando bile, opinioni qualcuno addirittura ha detto "c'è una sentenza del Tribunale che si è espressa contro la scorta". I tribunali non decidono delle scorte, perché tante bugie, idiozie, falsità? Addirittura i sondaggi online che chiedevano se era giusto o meno darmi la scorta.
Quanto piacere hanno avuto i camorristi, il loro mondo, lì ad osservare questo sputare ognuno nel bicchiere dell'altro? Dal momento in cui mi è stata assegnata una protezione, della mia vita ha legittimamente e letteralmente deciso lo Stato Italiano. Non in mio nome, ma nel nome proprio: per difendere se stesso e i suoi principi fondamentali. Tutte le persone che lavorano con la parola e sono scortate in Italia, sono protette per difendere un principio costituzionale: la libertà di parola. Lo Stato impone la difesa a chi lotta quotidianamente in strada contro le organizzazioni criminali. Lo Stato impone la difesa a magistrati perché possano svolgere il loro lavoro sapendo che la loro incolumità fa una grande differenza.
Lo Stato impone la difesa a chi fa inchieste, a chi scrive, a chi racconta perché non può permettere che le organizzazioni criminali facciano censura. In questi anni, attaccarmi come diffamatore della mia terra, cercare di espormi sempre di più parlando della mia sicurezza, è un colpo inferto non a me, ma allo stato di salute della nostra democrazia e a tutte le persone che vivono la mia condizione. Sento questo odio silenzioso che monta intorno a me crea consenso in molte parti
Sta cercando il consenso di certa classe dirigente del Sud che con il solito cinismo bilioso considera qualunque tentativo di voler rendere se non migliore, almeno consapevole la propria terra, una strategia per fare soldi o carriera.
Ma mi viene chiesta anche l'adesione a un "codice deontologico", come ha detto il capo della Mobile di Napoli, il rispetto delle regole. Quali regole? Io non sono un poliziotto, né un carabiniere, né un magistrato. Le mie parole raccontano, non vogliono arrestare, semmai sognano di trasformare. E non avrò mai "bon ton" nei confronti delle organizzazioni criminali, non accetterò mai la vecchia logica del gioco delle parti fra guardie e ladri. I camorristi sanno che alcuni di loro verranno arrestati, le forze dell'ordine sanno in che modo gestire gli arresti che devono fare.
Lo hanno sempre detto a me, ora sono io a ribadirlo: a ognuno il suo ruolo. La battaglia che porto avanti come scrittore è un'altra. È fondata sul cambiamento culturale della percezione del fenomeno, non nel rubricarlo in qualche casellario giudiziario o considerarlo principalmente un problema di ordine pubblico.
Continuare a vivere in una situazione così è difficile, ma diviene impossibile se iniziano a frapporsi persone che tentano di indebolire ciò che sino a ieri era un'alleanza importante, giusta e necessaria. So che è molto difficile vivere la realtà campana, ma c'è qualcuno che ci riesce con tranquillità. Io non ho mai avuto detenuti che mi salutassero dalle celle, né me ne sarei mai vantato, anzi, pur facendo lo scrittore, ho ricevuto solo insulti. Qualcuno dice a Napoli che è riuscito a fare il poliziotto riuscendo a passeggiare liberamente con moglie e figli senza conseguenze. Buon per lui che ci sia riuscito. Io non sono riuscito a fare lo scrittore riuscendo a passeggiare liberamente con la mia famiglia. Un giorno ci riuscirò lo giuro.
© 2009 Roberto Saviano. Published by arrangement
with Roberto Santachiara Literary Agency
Come posso sostenerti se non con le parole a mia volta? Roberto, coraggio! Io non ho i soldi e il benessere per comperarmi quella realtà fittizia di cui si circondano i tuoi detrattori... io vivo in una città inquisita per Mafia e mi sveglio alle due di notte perché mi mettono le bombe a due isolati di distanza.
Non ce l'ho la tua forza e il tuo coraggio, ho anche paura a postare sul mio blog perché viene letto e conservato e archiviato e controllato... ma non posso stare zitta quando leggo questo, perché sotto sotto io sono pur sempre libera di muovermi e sto tranquillamente seduta a casa dietro al mio computer e batto le dita su una tastiera senza dove sobbalzare a ogni minimo rumore... tu no.
Perciò divulgo il tuo pensiero e spero che, fungendoti da eco, io possa aiutare la tua voce ad arrivare più lontano.
Thursday, October 15, 2009
The rule by which he had always lived was that the best would have to do until something better came along.
<--- this is a manga version of Please Jeeves! It's been scanslated so you will find in on the web (and the group translating it is doing the amazing job of actually using the original dialogues by Wodehouse instead of randomly translating from Japanese - which is an amazing an huge ammount of work)
If you have never read or listened to a PG Wodehouse book today is a good day to start!
If you are to lazy to go to a public library or to your book store and pick a copy of a random Wodehouse novel let me help you with that:
Piccadilly Jim is one of those novels where the plot is not important but what matters is what happens to whom and how! Most of all how because these comedies follow the rule that misunderstanding makes the World go around.
The above link takes you to the English version of one of his lesser known books. It is a delightful story though and, to some extent, is dated but so very modern!
Of course everybody remember Wodehouse for he created Jeeves, yes the butler! What you don't know is that he created more than that... he created modern comedy (so you know Kinsella would not be writing if Wodehouse hadn't been there!).
Have a nice read!
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PG Wodehouse Day!
Credo di aver blaterato a sufficienza sul mio amore per questo scrittore ma oggi i suoi fan club in giro per il mondo hanno organizzato il Pg Wodehouse day. In molti si chiedono: e tu cosa farai?
Io ascolterò un libro, io guarderò un film...
Io vi offro un link alla versione inglese di Piccadilly Jim. In inglese perché, scusatemi, ma Wodehouse va letto in lingua originale non fosse altro che, ancora adesso, avrebbe qualcosina da insegnare a tanti scrittori nostri contemporanei che scrivono tomoni di dimensioni bibliche ma non hanno alcun rispetto per la loro lingua né per il lettore.
Ecco Wodehouse non sfotte mai il lettore, né lo mortifica... piuttosto richiede un lettore attento e lo trascina nelle sue gag reincorporandole a pagine di distanza. (un po' come fa Adachi coi suoi manga).
E a proposito di manga, se proprio non avete voglia di avventurarvi sul testo in inglese senza figure... vi suggerisco un bel manghino: Please Jeeves! Cercatelo sul web, si trova facilmente!
Il gruppo che lo sta scansendo e traducendo sta anche compiendo l'immenso lavoro di riadattare i dialoghi originali dei libri di Jeeves all'interno del balloon... invece di tradurre dal giapponese e basta. Per cui quello che vi beccate è Wodehouse al 100%. Ovviamente Jeeves si presta benissimo al formato manga, questo perché comunque è episodico di per sé. Come tipologia di romanzo è anche piuttosto anomalo ma il fumetto gli rende giustizia.
Per cui scegliete voi... io ho deciso che passerò il mio PG Wodehouse Day... parlando di lui, il mio eroe e il mio mito!
Vi incito ulteriormente... a leggere alcuni commenti su Anobii
E a godervi la vera commedia che con un linguaggio non troppo moderno ma più moderno di quanto si pensi potrebbe risultare noiso al lettore viziato dalla brutta lingua e dalle classiche strutture plot driven o character driven che la contaminazione cinematografia ha fatto tracimare all'interno dei libri - e non sempre in maniera positiva perché anche questa contaminazione può essere abusata e non tutti sanno tracciare una linea netta e definita su cosa funziona e cosa no, tanto il lettore non capisce niente (dicono loro... meno male che noi ragioniamo ancora: se voglio un film guardo un film, se voglio un libro leggo un libro!)
Da ogni parte d’Italia, sabato 17 ottobre alle ore 16.00 in oltre 80 città si innalzerà simbolicamente un vero e proprio inno per la difesa del paesaggio italiano con la lettura in contemporanea del “Cantico delle Creature” e di altri brani francescani.
L’evento “Inno alla Terra” ha l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla riqualificazione del Bosco di San Francesco - circa 60 ettari di paesaggio collinare umbro di querce, aceri, frutteti, ulivi a ridosso della Basilica Superiore di Assisi, e al restauro del complesso monastico della Chiesa di S. Croce e del mulino. In occasione dell’evento Inno alla Terra, i Volontari del FAI raccoglieranno fondi offrendo al pubblico confezioni di tisane Aboca - malva, infuso due fiori, melissa: verrà richiesto al pubblico un contributo a partire da 8 euro per una confezione, 10 euro per due confezioni e 15 euro per tre confezioni.
La raccolta fondi è possibile grazie alla generosità di Aboca che ha donato al FAI le confezioni di tisane e ha contribuito all’organizzazione dell’evento. La raccolta fondi continuerà nei prossimi mesi in occasione di iniziative locali organizzate dalle Delegazioni, nei bookshop dei Beni del FAI e durante le manifestazioni in programma. Tra le città che parteciperanno all’”Inno alla Terra”: Bologna, Genova, Brescia, Lucca, Ancona, Agrigento, Salerno, Bolzano, Verona, Aosta, Mantova.DONA CON UN SMS SOLIDALE 48548
La terra di Francesco ad Assisi
dal 4 al 25 ottobre fai la tua donazione
Today is the day... ever since I decided to participate to the event I have been pondering what to talk about. I live in Italy so I thought I might share the Italian experience with other people.
In 1987 Italians voted a referendum that concerned, amongst other things, nuclear power.
The first referendum asked that the Government could not interfere with a town's decision if this town where to decide they didn't want a nuclear power plant on their territory. 80.6% of voters were in favor of the request.
The second referendum asked that the Government would not fund local enterprises if they were to decide to open nuclear powerplants and 79,7% of the voters were in favor of this second request.
The third one asked that Enel (our energy provider) would not be given the chance to open powerplants abroad and 71,9% of voters said Enel shouldn't. (italian source)
As I was watching the news on an indipendent channel, the other day, I was listening to what the current Government is doing for planet Earth... ignoring completely the will of the people as if a referendum could expire.
I'll make it simple: they have decided to open a certain ammount of nuclear powerplants on our territory funding the towns and Regions that will accept to have a powerplant built on their territory, the powerplants will be built by 2018 and will be third generation powerplants. If no Region agrees the Government would then overrule their decision.
Now, as the politicians were discussing this new law, it so happened that none of the Regions were willing to accept a nuclear powerplant on their territory and so stated: we don't want them. Except maybe for Lombardia (the Region of Milan - you see Italy is divided in 20 Regions, 5 of which follow special regulations too). But you see that Region also accepted plenty of thermovalorizers (don't be fooled by the name they are merely incinerators for garbage and it's not been proven that they are dangerous but it's been not proven they are not either: still some studies are being brought ahead by a group of indipendent researchers who have been trying to say for about 3 years that living next to one of these things will cause you cancer) anyways they have incinerators why not nuclear powerplant? Probably Sicily said yes but it's unclear if it was for real or not.
Recently, though, none of the Region said specifically: yes, we want a nuclear powerplant. Even though the Government promised money to them. So that's what our Parliament is thinking of now: we overrule their decision. We decide a Nuclear Powerplant should be built in Sardinia, if you want it we'll give you money and if you don't want it we'll build it anyway.
The other main problem that came up from the discussion was about the generation of the powerplant. Third generation? By the time they are built they are outdated. The two people interviewed on the show that were in favor of the powerplants were saying that both U.K. and Germany have decided to keep the powerplants they have... but only one of them, the engineer, stated that the reason why they decided to keep them is that it takes a lot of time and money to dismantle them so they have chosen not to build new ones, to keep what they have and see how to dispose of them... with time.
Next there's the date issue 2018. Of course Enel, who jumped right in the business, said that it cannot be done in such a short time and so they postponed the date to 2020. Now we all know Uranium is a not renewable resource and even though it all depends on the market and such (there are plenty of other nuclear stuff out there that use uranium, let's not forget that)... the opponents of nuclear power say that nuclear power will not be the right answer not even for a short time period. Which might be true (or not) but imagine the fact that we build nuclear powerplant by 2020 and then in 2025 the uranium prices shoot skyhigh what would we do then? It was all useless from the start, we did not consider that "Uranium is not here to stay, baby!".
Get an idea on Uranium, will ya?
I am sure all the people who have been called to analyze the situation have taken into consideration everything and not just the money they would get from the whole deal... even though the plants will be obsolete by the time they are built and new reactors would be needed.
Now if you were to give a look to this nice site you will all realize that nuclear powerplant are not bombs! Cernobyl was an accident and it doesn't happen very often, thank God! That is not the reason why Italians were against nuclear power... but just read this short paragraph here:
Although not much waste is produced, it is very, very dangerous. It must be sealed up and buried for many thousands of years to allow the radioactivity to die away. For all that time it must be kept safe from earthquakes, flooding, terrorists and everything else. This is difficult.
Right!
Shall I show you what earthquakes and flooding did to us in the last 6 months because things are not built in the proper way?
This is L'aquila (Abruzzo).
This is Messina (Sicily).
This is the outcome!
Yes, people die! Because they add sand to concrete, because nobody listens to the people saying: ehi, the hill will fall on our heads, do something or the next rain will do us in!
Everybody knew this was going to happen, because everybody keeps a shut mouth on this! People want to work, no matter what, no matter how... they do what they are told if they want to work.
And there are people who don't care, as long as they make more money and save money on the materials.
With this in mind... can we store the waste properly or, as usual, do we have to wait for people to die to do something about it? Because this is the land of: unitl somebody dies we will not lift a finger!
So in the hands of these people we want to put a nuclear powerplant. True we have excellent engineers, they all live abroad and we'll have to call them back (and would you come back if you were to live abroad in times like these? No way!). For sure the plants will work wonderfully!
Enel said so, Enel has "participations in plants" abroad (remember the referendum) and say: our engineers are well prepared.
I am sure of it! I am positive the plant will work.
But will it be built the right way? How will the waste be treated? Will we be able to dismantle them when Uranium has left the house? What impact will these plants have on the environment?
Can we just do one thing following the law for once? Or can we just follow common sense and intelligence?
For God sake, we have a song that says: chist'è o Paese d'o sole! (this is the land of the sun!).
If YOU - whoever you are - want to make money about this why not invest in solar power? Just open a factory that build photovoltaic solar panel and change the law so that we can only buy yours... I wouldn't mind to give you money so long as you give me clean energy for a cheap prize.
Imagin a panel on top of each house here in Italy, imagine how much energy we could produce and sell abroad! Just by putting a panel on top of each building.
We have highly populated cities in the South and Islands!
We'd be so rich! We could live on it! Let's do it this way!
But build things properly is not something we can do.
Lokk at this mess, here. Why decide to do something like this in Is Arenas (Sardinia)!
Ruin the environment to build the eolic park to produce energy that should be sold to Switzerland!
We'll never see flamingoes in the bay ever again! God knows what other species we'll destroy.
Why not go inland? Where it's deserted and it's already been built an eolic park which was never put to work because by the time it was done... it was obsolete?
Do you thin all of this careless building is not affecting the climate around us?
Today, in Italy, we buy most our energy supply from abroad, we do produce some for ourselves using water power plants. What would we do when our water supply goes down? Because I might be telling, all I want, that water is disappearing but people tells me that as long as it rains there will always be water and it has been raining... and people tells me that the steam and clouds cannot run away from the sky. But what if what falls back on Earth is poisonous? Then you see that is not water anymore. The water's gone!
And if water is not disappearing then why is Lake Trasimeno getting dry? Doesn't it rain on the lake as well? Or is it that what rains on the lake it is not really water anymore?
Today is the day... ever since I decided to participate to the event I have been pondering what to talk about. I live in Italy so I thought I might share the Italian experience with other people... because this is Italy too!
Wednesday, October 14, 2009
Just added my name to those across the world asking Obama to act on climate change. Add your name here.
http://blogactionday.org/en/takeaction
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Segnalo inoltre questo gruppo di Facebook... preoccupato per il cambiamento di clima che sta portando a una lunga agonia, e morte, il lago Trasimeno:
http://www.facebook.com/home.php?#/group.php?gid=155312970826&ref=mf
Monday, October 12, 2009
Queste tre concludono un set della Banpresto degli anni 80 che includono anche Black Jack e Toriton (che avevo comperato da un negoziante antiquario l'anno scorso pagandole sui 9 euro mi pare). Queste le ho pagate 5 euro l'una! Un ottimo affare dire, l'unico della giornata.
Manga Impact
La mostra è stata organizzata all'interno della Mole Antonelliana, già sede di un bellissimo e divertentissimo (sì perché giochi in continuazione al suo interno, imparando ed esplorando) Museo del Cinema.
Partendo dall'esterno, sull'inferriata esterna della Mole, sono presenti delle plates esplicative riguardanti l'animazione giapponese e la storia dei principali Studios. Notavamo con le mie amiche che nella plate italiana Tatsunoko è stato scritto male (Tastunoko, mi pare) ben tre volte mentre il testo era corretto in quella inglese.
Parto bene, trovando il mio amato Osamushi proprio all'inizio e questo decisamente può essere considerato un gran bel manga impact, no?
La mostra è organizzata su due livelli separati: uno dedicato ai giocattoli da collezione legati al mondo di anime e manga (e alla gadgettomania in generale, inclusi i vecchi dischi in vinile con le sigle dei cartoni animati in italiano e saggi), un secondo livello si dipanava lungo la passerella interna della Mole e vedeva esposti poster, rodovetri e disegni di pre- produzione.
La passerella vista dal basso.
La vetrina Deda approved.
Libri e dischi esposti sotto vetro (libri in questo caso).
Il poster originale e quello italiano di "Boku no Song-goku" di Tezuka... ovverosia "Le 13 fatiche di Ercolino".
Il gatto con gli stivali, simbolo della Toei, di miyazakiana memoria.
Alcuni fotogrammi dello Speciale Osamu Tezuka del 1989. (ce n'erano molti di più ma andranno sull'Osamushi).