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Tuesday, October 07, 2008

Deda, Rome & Romics - Part two
Day 2.
This is what I had for breakfast on the next day from the fair, before I left to go back home. Of course it's the second mooncake and it's lotus filling.
The box is so pretty I am using it right now to keep my medicine... anyways it was very much needed since I came back from the fair... pretty tired and disappointed.


E questo è quello che ho mangiato il giorno dopo al rientro dalla fiera, ero talmente stanca e demoralizzata che una dose massiccia di Mooncake alla marmellata di kaki mi ha totalmente rimessa in sesto. La scatola era davvero graziosa e la uso per tenerci le medicine dentro adesso. Muahahaha.
L'altra scatola se l'è ciucciata Giorgia, ovviamente...



Let's talk about the loot now!
Ma parliamo del bottino... gramo e caro.


Do you remember the Emeraldas I bought at Naples? I said it was interactive and that it would fit as a one piece with a figure of Maetel... I got the Maetel. It cost me 7,50 euros!!! I got it, even though I knew it was worth 4,00 euros... simply because the lady was willing to sell the individual piece to me. No box with it.
It sucks!

Ricordate l'Emeraldas che avevo preso a Napoli? Poteva essere montata come base per un altro pezzo...

Ho preso il pezzo mancante: Maetel.
L'ho pagata carissima, eh, sette euro e mezzo, anche se so che ne vale quattro il pezzo, l'ho presa semplicemente perché la tizia era disposta a rompere il set e vendermi il pezzo ma l'ho strapagata. Almeno me l'ha incartata bene in modo che non si rompesse e in questo è stata gentilissima perché ha anche dimostato amore verso la categoria pvciosa del mio cuore.







So here's what happens when you put them together... Pretty neat, hey?
What? The pictures are blurred? Duh, what do you expect I took them!!! Can any of my pictures be in focus? Although... the camera did say it was right.... but obiviously it was lying to me.

E questo è l'effetto che fanno insieme. Caruccio, eh? Cosa? La foto è sfocata? Beh, che vi aspettavate, l'ho fatta io la foto... quando mai ci azzecco con la messa a fuoco!!! Anzi diciamo che la macchinetta mi aveva assicurato che era tutto a fuoco... ovviamente ha mentito, maledetta Lumix.


Ho trovato anche l'imbriacona... ovviamente è un set diverso dal mio... questo c'ha la chiavetta ma è davvero la stessa figurina e quindi... cuoricino, chiavetta, chi se ne frega? E' la mbriacona!
Ne ho presa una anche per QueenSimo - anneyuu!

I also got the drunken oscar.


Ma parliamo della fiera deludente... caotica... con gente ficcata in veri e propri loculi mortuari e tavoli alti il doppio delle sedie (dateci i mattoni per rialzare le sedie un'altra volta... oppure sgabelli).
Ho iniziato col fare disegni per pubblicizzare il libro ma di sabato mattina non c'era nessuno... anche se appena scesa dal treno mi sono ritrovata in una nuvoletta di robina strana dall'età indefinibile (ma direi, approssimativamente, 15 anni di media). Mi sono incanalata pure io nel tunnerl da criceto descritto da Luke nel suo blog e vabbé sono entrata con grande sforzo dopo che il mio nome è apparso magicamente, scritto a penna, su un foglio volante.

La genialata è sempre quella di piazzare Panini davanti all'ingresso... waaah, giù di ingorgoooo, poi di rimpetto c'è il bar e accanto ci sono i bagni. Insomma da quella parte non si passa che c'è la muraglia umana!!! Ma ficcarli in fondo al posto dello spazio per bambini? 3 km quadrati di vuoto totale, due tavoletti colorati e due bimbetti (ma forse uno era un cosplayer)!

La gente si è presentata verso le 3. La bolgia umana. Noi eravamo di rimpetto a Bonelli - uno stand triste e vuoto con dei poster. Ogni tanto venivano fuori degli artisti a disegnare e si formava la fila. Ovvio che quando loro disegnavano io disegnavo a mio volta - se qualcuno buttava un occhio dalla mia parte magari vedeva qualcosa.

Il primo tentativo di spingere all'acquisto... forse troppo sofisticato... forse troppo di nicchia... forse troppo in basso?
Dovevo incollarmelo in fronte.

Dopo mezz'ora di disperazione ho dovuto persino costruire un cartello: Sono vegetariana, non mordo!
Il cartello ha fatto più scalpore di tutto il resto dell'ambaradan!

L'anno prossimo mi attrezzo e regalo cartelli con l'acquisto di una copia di Gashapon Hunter! Muahahahaha!
Dopo un po' ho iniziato a disegnare gnocche... la gnocca vende sempre.
Infatti una è partita insieme a un libro!
Ma l'acquirente c'era già da prima, ha semplicemente preso il libro, visto il disegno e preteso il regalo.
Mi ha anche dettato la dedica con tanto di virgole! Geniale! Fa piacere vedere che c'è gente che ci tiene ancora alla lingua italiana!
Quindi questa è la seconda gnocca.

Da qui ci siamo detti... forse se Deda disegna la gente si avvicina almeno allo stand - visto che il cartello, da solo, non basta.

Proviamo con lo gnocco!


Lo gnocco non ha funzionato....









Proviamo con la fighetta... ma mi sa che ha creato problemi e gravi disagi psicologici ai frequentatori della fiera.
Anche la fighetta ha floppato!








Vieni e scorpi l'esotico!!!

L'esotico non ha sortito effeto alcuno se non qualche: oh! - al passaggio.









Buttiamoci sulla pubblicità: toglietemi tutto ma non il mio pvc!

- anche perché se lo levi resta ignuda!

Niente.







Dopo un po', a Claudina, viene il colpo di genio: prova a illustrare i contenuti del libro.
Inizio a fare illustrazioni dei gashapon descritti nel libro.
Lady Oscar ha sortito effetto.
E' stata venduta una copia del libro a una ragazza che voleva il disegno!
Beh - ha detto - ma sì, che tanto anche io li colleziono sti robini!
Però poi ha preso indirizzo email e informazioni per farsi fare altri disegni.




L'effetto girella comunque ha colpito... perché, per esempio, il designer toy non ha fatto nessun effetto.


Eppure la bimba era puccia! Ma forse le bimbe pucciose fanno effetto sugli acquirenti al di sopra dei vent'anni... e come dicevo l'età media era molto bassa.









Fondamentalmente il prezzo del biglietto non offriva moltissimo. I gadgets non erano economicissimi e gli sconti sui manga non erano un gran che. Credo dunque che il Romics sia più un punto d'incontro... gremito di cosplayer e ragazzi travestiti ma non cosplayer. (Ma nonostante la mole di persone in cosplay, il libro sul cosplay non ha fatto moltissimo).
Alla fine fine... io continuo a dire che il mio disegnare non ha fatto molto... in realtà non ha fatto moltissimo per il libro ma ha attirato persone ai disegni. Forse è stata più una distrazione che altro ma sinceramente non so che altro inventarmi, io solo due cose so fare: scrivere e disegnare!

Forse veramente devo mettere un gashapon con le tette sul tavolo!
Pensaci tu, ciccio!








Gira la gente più strana in fiera. C'è quello che si avvicina e fa: come sei brava!
Mah, considerato che i miei sono disegni di 2 o 3 minuti circa, non è che ci sia tutta questa arte e quindi mi viene da rispondere: no, è abitudine, è solo abitudine!
Mi hanno sempre costretta a fare le cose di corsa e la velocità è una cosa che apprendi o affoghi.
C'è stato un ragazzo che è venuto a farmi vedere il suo portfolio e gli ho consigliato due o tre cosine - nonostante i suoi disegni fossero molto originali, molto suoi: In bocca al lupo, ciccio! Ci ribecchiamo nell'ambiente fra un paio d'anni, son sicura!
Non sono il tipo di persona che prende i complimenti volentieri. Non è per finta modestia, giuro. Oramai sono entrata nell'ottica che tutto quello che sono lo devo a così tante persone, Barbra Bradley per prima, che mi pare un crimine prendermi tutto il merito come se quella che sono lo debba unicamente a me stessa!

Certe cose ci costruiscono con anni di fatica, lavoro e di compromessi... con l'umiltà di saper accettare critiche costruttive e distruttive. Tutto serve! Prendi e porta a casa!
Per cui non è per finta modestia che dico: no, grazie, ma è abitudine... oppure: no, grazie, è semplicemente mestiere... è che tutti i complimenti a volte sono esagerati, secondo me, e io non posso a mia volta girarli alle persone che mi hanno aiutata e mandare loro un: grazie a te mi hanno fatto i complimenti, grazie di esserci stata/o!

Ma come dicevo in fiera si incontra gente strana.
Gente che passa e fa: che matita è?
Io: un normalissima 2b!
Sì, cioè, ma non è la matita che fa il disegno sono io... hello? C'è nessuno là dentro?
Tanto che Enrico è scoppiato a ridere e mi ha detto: forse se la dai a me la matita si rende conto meglio! Gli faccio uno scarabocchio... e se ne accorge.

O quando passa la gente che fa: posso farli pure io sti pupazzetti.

E tu all'inizio te le tieni e poi dici: ma perché? Perché me le devo tenere? Il torto è il loro non il mio e all'arroganza tanto vale rispondere con arroganza e dare un assaggio della stessa medicina.
Per cui al terzo tizio che ti dice una frase del genere e che non ha manco 16 anni - comincia a diventare quasi un videogiochi (di quelli da guerra) - e spari a zero un: Pffft! Vorrei vederti provare... ripassa fra 10 anni!

Io non voglio negare l'esistenza del genio, perché ci sono dei ragazzini fantastici che a 16 anni sanno fare delle cose strepitose... ma il fatto è che io le cose strepitose le facevo a 11 anni... a 14 anni... a 16 anni... a 20... e pensavo di avere il mondo in tasca finché non mi sono accorta che se becchi la scuola giusta le cose strepitose le fai nella metà del tempo e senza dover usare la gomma perché di errori non ne fai!

Sia chiaro il concetto: la gomma non esiste! Io non la uso, non serve a niente e non impari un benemerito fico secco cancellando!

Arrivi a 30 anni che ti rendi conto che il mondo in tasca non lo avrai mai e che la parte migliore di te è stata costruita dalla scuola, dai giusti insegnanti, dalle interminabili ore di lavoro trascorse a fare esercizi coi cerchietti e li stanghette, da circa una quindicina di sketchbook e un centinaio di drawing pads pieni di disegni fatti al carboncino. Ti rendi conto che ce ne saranno almeno cinque volte tanto nella tua vita e la cosa ti crea un certo senso di sollievo...

Per cui alla terza battuta scema, tu rispondi con l'ennesima battuta provocatoria: ripassa tra dieci anni, cocco!
Ma quando ti si avvicina una che prende lo sketchbook, il tuo cuore e la tua anima, e inizia a sfogliarlo senza guardarlo, saltando pagine e dicendo: questo quella lo fa pure lei così, in uno schiocco di dita, e te li fa pure a colori!
E continua a snocciolarti frasi di questo tipo... tu pensi: tizia, ma quante ore ci mette la tua amica per fare quello che io faccio in due minuti? E poi... li hai visti mai i miei disegni a colori? Tu sai cosa c'è dietro quel disegno? O stai usando i miei disegni come termini di paragone coi disegni di una che non è presente e i cui disegni io non posso vedere (ma che dubito siano come li descriva lei).... E peraltro mostri i miei disegni come se fossero i suoi, dell'altra!!!! Ma stiamo scherzando? Quelli sono i miei disegni, non quelli della tua amica, vantandoti di una cosa non tua?!? Ma stiamo scherzando?
E' normale, io penso, che il sangue ti salti alla testa davanti a tali dimostrazioni di ignoranza e arroganza. Per cui dopo circa due minuti di tale tortura la mia reazione è stata immediata, e dopo aver chiesto: la tua amica è professionsita?
E lei: no, lo fa per hobby.
Le ho strappato lo sketchbook di mano e ho detto: Ma io non credo proprio!
Ho sbattuto via lo sketchbook e quella se n'è andata.

Mi dispiace ma paragonare i miei ghirigori fatti sul cesso, sul treno e al telefono, coi disegni finiti di una tua amichetta non portano onore alla tua amica, sappilo!
A me scoccia fare la boriosa ma posso essere onesta, una volta tanto: ci sono tanti ottimi disegnatori in Italia ma pochi hanno solide basi di scuola... e altri hanno la scuola e non è servita a un cavolo!
Se mi vieni a dire che i miei disegni ti fanno cagare, allora non ho nulla in contrario a riguardo, sono gusti, lo posso capire, ti fanno cagare... va bene, indubbiamente hai visto di meglio. Ce n'è a pacchi di meglio in giro! Lo so! Io manco mi impegno troppo e poi sono stata troppo tempo senza disegnare e devo ricominciare a pedalare, ecco! Quindi, lo so, non sono sta cima...

Ma non venire a sminuire il mio lavoro... i miei sacrifici e il lavoro di tanti preziosi insegnanti che mi hanno sempre valutata un'ottima studente facendomi laureare Magna Cum Laude. Quella non è gente che mente! Mi dispiace ma no: non è la matita, non è una cosa che puoi fare in due minuti e senza usare la gomma, non è qualcosa che puoi paragonare coi disegni finiti della tua amica pensando di farle un complimenti... impara qual è il giusto posto della lingua: in bocca, dietro ai denti e a un bellissimo sorriso che dice: buon lavoro, continua così!
- e non fatecele a fette!

Gli italiani boriosi in questa casa non sono i benvenuti! E scusate lo sfogo ma quando ce vo' ce vo'!

2 comments:

Kawaiiland said...

Ciao:) Ho trovato il tuo blog stasera per caso, ma credo di averti conosciuta aaaaaaanni fa sul forum dello smo:)
Io anche avevo uno stand al romics con delle amiche (facciamo accessori) e anche noi siamo state vittime di gente del genere... passavano dicendo "ah bello questo, stasera me lo rifaccio" O___O
"ma dai questi li fa anche la mia amica, me li faccio rifare" per non parlare delle ragazzine che passavano dicendo "ah ma quanto costa sta roba" a voce alta... Sono tremende, all'inizio ci siamo rimaste davvero male, ma poi abbiamo incominciato anche noi a rispondere, ma chi le manda in giro!!! XD
Ciao :)
CiaLa

dedasaur said...

Ciao, grazie Ciala.
Sì, sono io la Deda dello SMO... sei amica di Sonja per caso?

Per voi, poi, deve essere anche peggio... che vi fate tutti gli accessori a mano e ci state su le ore! Comunque più passano gli anni e più mi convinco che la gente che gira alle fiere non è più quella di una volta e soprattutto che le fiere non sono tutte uguale.
sigh!