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Saturday, September 06, 2008

Awesome day! - Domenica è sempre domenica... ma sabato non scherza!
Going to Rome is always so relaxing! You'll see the results of my shopping tomorrow maybe, when I'll take my time to mount and take pictures... OF MY NEW GASHAPPOOOONS!

Beh il risultato del mio giretto per Roma, per quanto riguarda i fumetti, lo si può vedere nella colonna di Anobii qui a fianco...
Oggi ho deciso che era tempo di portare a spasso bau, cioè io.
Con Emy siamo andate a farci un bel giretto. Pranzo al ristorante Pakistano - che insieme al koreano inizia a diventare un'abitudine - siamo passati a salutare il monsù alla fumetteria francese (aveva riaperto ma non ricevuto pacchi) e poi siamo passate allo starshop per prendere i fumetti: Noooo, qui di sabato mattinaaaa! - ci dicono.
Ragazzi, vi ho abituati male con le mie visite della domenica pomeriggio, vero?
nel pomeriggio siamo andate in cerca di Mondo Bizzarro, la galleria dove al momento sta esponendo Audrey Kawasaki - non l'ho più sentita dopo la partenza, immagino sia impegnata, ma volevo passarla a salutare (perché poi dopo il 17 il mese diventa incasinatissimo, tra le fiere, le presentazioni e l'arrivo di Grace).
Purtroppo ci siamo perse, né i poliziotti frittatari, né i taxi hanno saputo darci indicazioni precise su via reggio emilia e Deda è decisamente stata scema a non pensare alla mostra e quindi a partire da casa con lo stradario alla mano.
Meno male che poi a Emy è venuto il colpo di genio di chiamare il Sakurashu... che ha risposto pacatamente: siamo aperti!
Quindi abbiamo preso la metro verso Re di Roma e faceva un caldo boia.
Ha provato a piovere ma non ha risollevato la situazione: pioveva caldo e la cappa non si è sollevata finché il cielo non si è aperto.

Entrando al Sakurashu siamo state contente di rivedere Taichi-san dopo tanto tempo. Abbiamo subito visto che i tezukini di Emy erano arrivati... e quindi anche la fine del suo tunnel (a meno che non trova altri gashapon che la risucchiano nella spirale morbosa del pvc fresco).
Per quanto mi riguarda io ho trovato della robina di One Piece.... e poi ho sentito quell'uomo meraviglioso dirmi: è allivata tua nave!
La mia thousand sunny?

Sono uscita dal negozio con un bustone pieno di candy toys e trading figures che monterò, snifferò e fotograferò domani... anche per la delizia degli occhi dei fan del gashapon!
Non si tocca il pvc di sera... non puoi godertelo!
poi comunque resta il detto: adoro l'odore del pvc la mattina, no?

a domani con le foto!


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una piccola curiosità:
Salendo sul treno mi sono accorta che il mio telefono si era spento.
"Vabbé", mi sono detta, "non posso chiamare per farmi venire a prendere... prenderò la corriera."
Arrivata a Scomunicatolandia, tuttavia, ho visto che non avevo spicci in borsa e l'autista non aveva il resto, nessuno aveva da cambiare... per 20 centesimi non mi ha fatto salire!!!! O_O
con 80 centesimi in mano, cosa mi restava da fare?
"Chiamo da un telefono pubblico."
Sapete una cosa? I telefoni italiani non vanno a monetine. Io non compro una scheda per fare una chiamata da 20 centesimi... e quindi me la sono fatta a piedi (ci ho messo 35 minuti ad arrivare a casa, non era lontanissimo, saranno stati 3 chilometri).
Tuttavia durante il tragitto pensavo che l'evoluzione della telefonia cellulare ci ha resi dipendenti a una comodità senza la quale potremmo schiattare.
Non è la prima volta che mi ritrovo senza telefonino a non poter fare telefonate dai telefoni pubblici e questo non mi era mai successo in America.
La cosa sconvolgente è stata la mancanza di cortesia del conducente della corriera, perché io i soldi ce li avevo era lui a non avere il resto... che per 20 centesimi mi ha lasciata a terra.

ora mettiamo il caso che a me avessero fregato il portafogli e che in tasca mi fossero rimasti gli spicci del resto del caffè; mettiamo il caso che mi avessero fregato tutta la borsa con dentro portafogli e telefono e quindi resto con i soliti spicci e nient'altro e tanta paura e tanta rabbia in corpo; mettiamo il caso che io debba fare una telefona perché sono persa in mezzo al niente, per avvisare la mia famiglia che sono bloccata alla stazione, magari stanca, affamata, incazzata, impaurita...

doversela fare a piedi per 35 minuti non sarebbe la ciliegina sulla torta farcita di cose che non funzionano in questo Paese?
Non è stato il mio caso... avrebbe potuto esserlo.
In America sono sì stata lasciata a piedi, da un bus, per 20 centesimi, alle 11 di notte da un autista razzista e bastardo... ma con 20 centesimi ho chiamato Nat che ha preso l'auto, mi è venuto a prendere e mi ha portato prima a mangiare qualcosa e poi a casa.

Almeno i telefoni pubblici, Dio Santo, rendiamoli accessibili a tutti quelli che non sono schiavi dello status symbol chiamato telefonino!
Perché diamine fare telefonate in questo Paese è più complicato che compilare la dichiarazione dei redditi? Ma le avete mai lette le istruzioni accanto a quei cavolo di telefoni verdi?
Alzare la cornetta, digitare il numero, poi inserire la tessera, pigiare il bottone e ri-digitare il numero, il codice segreto e la taglia delle tue mutande... poi forse la linea si permetterà di darti del Tu!


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