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Friday, January 30, 2009

Recent acquisitions - Ultimi acquisti
It's not really gashapon but it's okay!
Apparently they are re-prenting the P.o.P from One Piece kids collection.
I love those so I back ordered them and I got this one... with a different packaging.
Who cares? It's cute anyways...

Non sono proprio gashapon ma rientrano nei miei due temi preferiti: Pirati e Tezuka.
Pare stiano riproducendo i P.O.P di One Piece nella serie bambini perché gli altri sono introvabili. Io avevo riordinato Rufy e i gli altri due gnappetti della prima serie ma non si trovano più e mi è arrivato questo invece. E va bene... è carino lo stesso.











Directly from Singapore I got the Tezuka Moderno Santa Version of Atom and Leo.
There's also a green version but it's rather hard to find.

E direttamente da Singapore la versione Babbo Natale di Atom e Leo (astroboy e kimba il leone bianco).
Di questa versione esiste anche una variante verde, davvero caruccissima, ma di difficile reperibilità.

Thursday, January 29, 2009

Oh the possibilities...
Photobucket
That's what the ad use to say, right?
So today I have two bits of news: I uploaded some stuff on Devianart, just for the heck of it... I am still trying to figure out how it works.
I am Dedasaur there cuz somebody took the "Deda" away from me. Still using the Dedasaur avatar though, so you can recognize me by my little mascotte... I added a little badge to the side bar for you to find me there (It's a bit redundant, right now, for you won't find different things from the ones you get on my website but I am about to add more sketches and some random concept).
The second thing is that I found Bookmooch and got addicted to it.
If you are on bookmoocht too...
I am Deda, there, and you will recognize me by my Dedasaur.
The cool thing about mooching books is that you find yourself with some cool editions in your hands sometimes.
It's true the shipping is at your expenses and as long as you ship inside of Italy you only pay 1,28 euros... but since I mooch with the U.S. I spend up to 6,20 euros at times so it's like buying new books.
Fact is I received a copy of La regina dei Caraibi today, by Emilio Salgari, that's dated 1976... it's all dusty and yellowish and it reeks of old, totally awesome! But the text is uncensored and it has illustrations inside. It's a very cool edition... and I think I also managed - if the guy agrees to send it over - a copy of Scaramouche, hard cover, by Rafael Sabatini which might be something like 80 years old LOL.
But let me tell you, you find and mooch books that are not in store anymore... the last one I got was I married a Dead Person, by Cornell Woolrich which had been out of stock and out of print for about 15 years now!
So when you see old stuff appear in my anobii's badge to the side... I probably mooched it!
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Caccia al tesoro....

Due piccole novità: 1) Sono su Devianart, come Dedasaur, ho messo anche un piccolo banner qua al lato per facilitare la mia ricerca - anche se per ora non ci sono cose diverse rispetto al mio sito, in futuro ospiterà molti più schizzi. 2) Sono letteralmente impazzita per Bookmooch.
Adoro Bookmooch, scambi libri con persone di tutto il mondo! Okay è vero che le spese di spedizione sono a tuo carico, ma se spedisci in Italia costa solo 1,28... certo spedire in America costa 6 euro e rotti e comincia a diventare come acquistare un libro... tuttavia....
Tuttavia ti arrivano delle chicche per posta che non ti aspetti.
La gente dà via vecchi libri magari appartenuti ai genitori.
Io ho trovato: "I married a Dead Person" di Cornell Woolrich, un robino ormai fuori catalogo da quasi un ventennio.
Oggi mi è arrivata un'edizione bellissima de "La Regina dei Caraibi" di Salgari, datata 1976: gialla, puzzolente, polverosa, fighissima!
Se mi accettano altri tre mooch ancora in attesa di risposta potrei aver recuperato ben due libri di Rafael Sabatini, (uno di "Capitan Blood" e uno di "Scaramouche"), uno dei quali potrebbe avere anche un'ottantina di anni.
Tutto ciò in cambio di sciocchi manga che non leggo più e che non mi sono mai piaciuti... o di libri di Coehlo che non mi ha mai detto molto (se non per questo alone di scopiazzato che sento tutte le volte che apro le pagine di un suo libro)... e forse mi arriva anche una bella versione in inglese di "They came to Baghdad" di Aghata Christie, qui al meglio, fuori dalle investigazioni e in piena spy story! Quindi se vedete del vecchiume comparire nel badge di Anobii qui al lato, l'ho probabilmente moochato!
Su bookmooch sono Deda. Se avete un libro di Zorro (anche quello della Allende) fatemi sapere!


Wednesday, January 28, 2009

The Mummy 3 - la mamma di Jet Li. (se non lo avete visto... spoilero di brutto, vi avverto!)
Alula da premettere che visto in italiano è insopportabile!!!!
Ho stretto i denti e proseguito.
Dunque non riesco a credere che con sto uomino/donnino che fa Eve vogliano farci anche i prossimi due film, è urenda!
In assoluto penso che Rachel Weisz non abbia voluto riprendere i panni di Eve perché il personaggio è stato troppo cambiato. Mi dispiace per Eve perché è un gran bel personaggio, ma già nel secondo film faceva cilecca...
si perde molta dell'alchimia con Brendan Fraser, secondo me, nel senso che i due attori (weisz/fraser) lavoravano bene insieme e questa qua gli sfigura al lato della serie: a coso ma che t'hanno vomitato accanto o quella è tu' moglie?

Fortunatamente Rick è Rick e questo ci tiene in piedi il film, soprattutto quando va a pesca come fa lui! Adorabile quest'uomo... l'antipaticissimo di lui figlio, Alex, almeno non è cresciuto sfigato come il figlio di Indiana Jones, anzi se la cava... eeee però non è simpatico come il babbo c'è poco da fare: Rick è tutt'altra pasta.
E' un po' un peccato che facciano scorrere il tempo tanto in fretta fino ad arrivare agli anni 40 (qua si rischia un overlap di quelli pesanti con un vecchio Indiana Jones!) perché le ambientazioni precedenti erano OVVIAMENTE più vicine alla mummia originale e al periodo delle scoperte archeologiche.

Per cui lo dico: archeologia bye bye!
Certo gli scavi della tomba del Qing (eddai che stavano sparlando del Qing! Era lui! Daaai!) all'inizio fanno molto Schliemann ma Eve che borbotta contro gli Scholar di Bambridge era più simpatica

[SPOILER]btw lo vediamo finalmente questo Bambridge... morto ma lo vediamo! XDD[/SPOILER]

Dunque il film in sé non sarebbe malaccio, per me è anche meglio del secondo (soprattutto negli effetti speciali anche se il primo è il migliore, forse perché più umile e portato avanti in maniera più intelligente). Torna molto dell'umorismo che mancava al secondo film anche se riprende e ripete lo schema del secondo film: Rick e Eve annoiati, inseguimento per la città con creature soprannaturali al seguito e sposo che sta per morire e viene salvato all'ultimo minuto da un bel incantesimo! Bibbidibobbidibù!
Ma facciamo finta che il secondo non esista, visto che nemmeno Imothep era molto Imothep nel secondo e Jet Li che svolazza bestemmiando in cinese è molto più carino.
Si vede poco Jonathan, per me (ma il suo dialogo con lo yak è un gioiello!)... le relazioni interpersonali e famigliari funzionano pochino perché una non può passare un intero film a pensare: questo non può essere figlio di quello, non c'è storia!
Sì che il figliolo è in pieni Anni 40 di testa e fa il figone Bogartiano... ma gli eroi anni 30 sono una spanna sopra.
Diciamocelo col cuore che il caro buon Brendan Fraser mangia ciotole di ramen in testa al ragazzetto fighetto che interpreta il figliolo!
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Il cast cinese è spettacolare, peccato che tutti risultino come un'accozzaglia di camei... mhhhh.... e sono trattati da veri idioti, senza carisma alcuno e semplicemente come puntello di inutile sostegno al buon vecchio Qing che - seocondo me - fa bene ad arramarrarsi e pensare: ma se ste cose me le faccio da me, non faccio prima e meglio???

Non sono stata molto convinta nel vedere gli yeti anche se l'accoglienza di Rick e Jonathan è spettacolare!

Per farla breve il film ha il pregio di volersi salvare dall'autoclonazione che invece era il secondo (vedi muro di sabbia/muro d'acqua) e grazie a Dio ci risparmiano le cacchiate delle reincarnazioni, gli immortali son più simpatici per certi versi... ha il pregio di voler divertire di più, ritrovando un po' dell'ironia del primo, ha il pregio di aver mantenuto la maggioranza dei personaggi integri (tranne Eve la cui evoluzione, da quella Eve a questa Eve, non mi è chiara), fa ripetuti e chiari omaggi ai film di Zhan Yimou e Ang lee (spassosissima questa cosa!).... ha Brendan Fraser in piena forma (non grasso come nel secondo film) che sfoggia financo un fisico che non fa invidia alla forma raggiunta in George of the Jungle - anzi sto ragazzo invecchia bene.

Credo che oramai tutta la saga poggi interamente su di lui, sperando che non tradiscano anche il suo personaggio (cosa che è successa a Jack Sparrow col secondo Pirati dei Caraibi... facendo crollare interamente il resto della trilogia rovinosamente).

Confession of an ugly stepsister
Favola carina, decisamente era il mio libro preferito dell'autore di Wicked (mirror mirror on the wall mi aveva detto niente).
Credo che sia perché sia Iris che Ruth sono due bei personaggi e fa proprio bene al cuore vedere che Cinderella era mezza stronza pure lei.

Penelope
Film graziosissimo anche se qualche passaggio nel mezzo mi è parso un po' lungo e superfluo e alcune cose troppo improvvise... tanto che il finale e affrettato e rabberciato.
I colori sono stupendi e la storia ha un incipit fenomenale!
La cosa che mi stranisce è che lui segue lei da lontano ma lei non segue lui (eppure era lei quella che si innamora per prima e non ha senso il suo rapporto con Edward dopo accettato senza scrupolo: deh, non lo amavi allora Jack Mcavoy!), questa mancanza di contatto non mi fa cliccare nel finale e il film si perde per strada dalla metà in poi!

Tuesday, January 27, 2009

Parla di Gashapon Hunter anche art-bit.net!!!

Questa settimana abbiamo avuto l'onore di essere citati su art-bit.net.
Per chi non la conoscesse è una comunità di grafici e artisti (professionisti, insomma) con una grande etica lavorativa che promuove idee nuove e funziona come un team di creativi!
Vi passo il link, andate presto a visitare questa bellissima community per farvi un'idea di come lavora e chi ci collabora!

http://www.art-bit.net/

Grazie Paolo!

P.s. il link ad art-bit è stato inserito qui al lato così da restare in auge per la vostra comodità anche dopo che questo post sarà affondato nelle pagine successive!

Monday, January 26, 2009

Lucky dog!

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Sunday, January 25, 2009

Aggiornamento www.Osamushi.it

25/01/09
Primo aggiornamento del nuovo anno. Corposo aggiornamento!!!
Fumetti: Ikki Mandara a cura di Spaced_Jazz.
Raccolte Antologiche : prende il via una nuova sezione. Inaugurata da Emy_SMO con la recensione di Grand Dolls.
Curiosità: il nostro nuovo acquisto Hoshi Hyuuma ci riempie di prelibatezze: un'intervista a Yoshiko Watanabe collaboratrice di Osamushi e informazioni su un nuovo accordo tra Tezuka Pro e Avex; mentre YueLung ci delizia con tante nuove curiosità nella sezione Secondo Loro. Aggiornati: Links, Edizioni, Bibliografia e News.

Saturday, January 24, 2009

I am a pirate King!

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Wilson Kane, the Pirate King!
 
King.
Oh, better far to live and die
Under the brave black flag I fly,
Than play a sanctimonious part,
With a pirate head and a pirate heart.
Away to the cheating world go you,
Where pirates all are well-to-do;
But I’ll be true to the song I sing,
And live and die a Pirate King.

King
For I am a Pirate King!
And it is, it is a glorious thing
To be a Pirate King!
For I am a Pirate King!
Chorus.
You are!
Hurrah for our Pirate King!
King.
And it is, it is a glorious thing
To be a Pirate King.
Chorus.
It is!
Hurrah for our Pirate King!
King & Chorus.
Hurrah for the/our Pirate King!

  King
 When I sally forth to seek my prey
I help myself in a royal way.
I sink a few more ships, it’s true,
Than a well-bred monarch ought to do;
But many a king on a first-class throne,
If he wants to call his crown his own,
Must manage somehow to get through
More dirty work than ever I do,
For I am a Pirate King!
And it is, it is a glorious thing
To be a Pirate King!
For I am a Pirate King!
Chorus.
You are!
Hurrah for the Pirate King!
King.
And it is, it is a glorious thing
To be a Pirate King.
Chorus.
It is!
Hurrah for our Pirate King!
King & Chorus.
Hurrah for the/our Pirate King!



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And here are the gifts I get as a King!
E queste sono le gabelle che ricevo.
Henry Morgan's Jacket - La giacchetta del Capitano Morgan.  

Cpt. Wilson Kane's log,
Dal diario di bordo del capitano Wilson Kane, Photobucket 
Oh joyful day, I finally wear thee... Henry Morgan's Jacket! A present from aunti Lilla, official sponsor of my beautiful petship.
Trasudante felicità, indosso finalmente l'agognata giacchetta del capitano Morgan (non quello di x-factor), donatami dalla zia Lilla che mai si fa guardare le mani: oooh, dea, oh magnate, ooooh pascitrice di pirati... ode a te!
Photobucket 
Now such joy can only be celebrated at our petavern... with bread and onion!

Colto da gioia improvvisa sono andato a sollazzarmi nella bettola a botta di pane e cipolla.  

Thus the aknowledgement of my new power moved me to the main deck where I shall finally use a new torture technique on the hated Evil Eyed Turkey: jump, you bird, else I'll tell you a joke!

ergo, presa un'importante decisione, vado sul ponte della nave: oggi, avendo la giacchetta di Morgan (non quello di x-factor) finalmente in mio possesso, posso finalmente adoperare i suoi stessi metodi di tortura... tacchino, attento a te! Photobucket

Friday, January 23, 2009

Che Bua Bau!

Posseduta dallo spirito di Bau, trotterellavo felice lungo la banchina e appresso al treno che avrebbe dovuto portarci a Napoli. Essendo un treno di pendolari volevo trovare tre posti così da non dover restare separati o scomodi o in piedi addirittura. E' difficile però trotterellare guardando con un occhio il treno, un occhio i nonni dietro e un occhio al palo...
scusa, dice, ma c'hai tre occhi? No, infatti l'occhio al palo non se l'è filato di pezza e manco ho finto di dire: là ci sono tre posti, presto! - che mi sono voltata e ho preso in pieno sto paletto miserabile e soletto.
Neanche il tempo di portarmi la mano alla testa sghignazzando - perché ste cose fanno fare ghignate pazzesche - che mia madre fa: Dove sono gli occhiali?
Io: quali occhiali?
Lei mi mostra la stanghetta e mio padre si china a raccogliere la lente.
Effettivamente il mondo è sfocato e non per via della botta!
Cerco il resto degli occhiali: li vedete?
No.
Mia madre dice: Che facciamo? prendiamo il treno dopo?
Rispondo: No, saliamo.
Capirai - mi dico - lei ha la staffa, lui una lente, sto coso si è rotto in tre. Non ci faccio più niente.
Salgo sul treno ridendo - che le endorfine quando si mettono al lavoro sono "robbba pussente" - mi guardo una mano e vedo sangue.
E questo? E' asciutto, la mano è intatta... vuoi vedere che mi sono sfracassata il naso?
Dico: sanguino.
Mia madre: sì, sanguini un pochino vicino all'occhio.
Ci sediamo e chiedo specchietto e fazzoletto e poi dico: a Napoli prendiamo cerotti e lentine a contatto.
Così abbiamo fatto e siamo andati avanti tutto il giorno. Discretamente bene.
Livelli dei dialoghi della giornata.
Mamma: ma non l'hai visto il palo?
Deda: No, ma l'ho sentito.
Mamma: ma non ti fa male?
Deda: ti dirò, mi ero svegliata col mal di testa ma dopo sta batosta mi è passato.
Mamma: ma come hai fatto a prendere un palo in pieno.
Deda: ci sono proprio corsa incontro de cuore!
C'è gente che prende i pali di petto e io li prendo di faccia. Quando poi dicevo: oh, mi son stampata un palo e ho rotto gli occhiali.
La gente faceva una faccia: con la macchina? Col motore? In bicicletta?
Ma che scherziamo? Io certi danni li faccio a piedi!
Al ritorno mi è venuta la curiosità di sapere che fine avesse fatto il resto degli occhiali.
Erano accanto alle rotaie e li ho raccolti.
Per mia fortuna avevo montato lenti eccellenti sulla scorsa montatura, era stato lungimirante l'ottico a dire: prendi queste non si scassano manco se ci passa un treno sopra!
E infatti... quelle lenti gliele ho portate e le ho fatte montare su una nuova montatura.
Sto scherzetto quindi mi è costato relativamente poco rispetto al dover rifare gli occhiali con tanto di lenti!

Diciamo che avrei dovuto cambiarli da tempo, procrastinavo e il palo ha deciso per me.

Per quanto riguarda il danno fisico. Il bernoccolo sul naso si era sgonfiato già la sera stessa... fa ancora un po' male. Il taglio vicino all'occhio sinistro era piccolo ma profondo (l'ho aperto bene per vedere l'entità del danno)... si è già richiuso ma ancora prude un po'. Adesso ho il lato sinistro del viso che quando rido o starnutisco mi fa vedere un po' le stelle. Che bua bau!


Monday, January 19, 2009

Thai Inn - Rome

I finally found something very similar to a Thai Restaurant in Rome. It's actually a mix of foods: Indonesian, Malay and Thai.
Me I was looking for peanuts, that's what I went for but they didn't have PraRam. So I looked for something else.
Appetizer: Cucumbers with peanut sauce.

Ho trovato un ristorante Tailandese a Roma. A dire il vero il loro è un misto di cucine: Indonesiana, Malese e Thai. Cercavo arachidi, non avevano il praram e mi sono fiondata su altro.
Antipasto: Cetrioli in salsa di arachidi.

This used to be n. 15 at King of Thai Noodles in San Francisco: noodles sautée with egg, some type of bitter broccoli, bean sprout and peanut sauce!
It felt nostalgic and tasted good.

Questo lo mangiavo spesso a San Francisco: Tagliolini saltati con salsa di soia, broccoli, uova, germogli di soia e arachidi. E' dolciastro. Ne mangiavo a quintali senza stancarmi mai! Era buono.

This was the dessert: tapioca in coconut milk. I thought it was sago... too small and soft to be Tapioca. I could not finish it. I don't like tapioca when too soft.

E questo era il dolce: latte di cocco con tapioca. Secondo me la tapioca era troppo piccola e soffice (che fosse sago?).  Non l'ho finito perché non mi piace la tapioca quando è troppo soffice, mi piace gommosa. 
New Bed sheets for Chinese New Year!


Very chic!





Comprato nuovo set di lenzuola.... fa molto chic per il Capodanno Cinese oramai in arrivo.

Ikea salvaci tu!

Saturday, January 17, 2009

What happens today on Cpt. Kane's ship - Che succede oggi sulla nave del Kane?

Cpt. Kane's log,
Good fact: since the wife is too scared to cook the evil looking turkey, I have decided to have it walk the plank. If I cannot eat it... then Audrey the carnivore plant will!

Diario di Bordo del Capitano Kane,
Fatto positivo: visto che la moglie si impressiona a cucinare il tacchino dallo sguardo truce, ho deciso di buttarlo in pasto ai pesci. Nella fattispecie se non posso papparmelo io se lo pappa Audrey, la pianta carnivora!
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Bad fact: am I seeing things or is the cat too close to the fish bowl?

Fatto negativo: ho le traveggole o il gatto si sta appropinquando esageratamente alla boccia del pesce?

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Mo' vi faccio fare due risate.
Telegiornale:
Fanno vedere Tokyo... vedo un monaco Shintoista e dico: wah che bello che è il monaco shintoista.
mamma: maledetti.
deda: che t'ha fatto.
mamma: e sono quelli che ti fanno credere che il mondo sta per finire...
deda: ma che c'azzecca quelle sono sette avventiste...
mamma: ma nooo, il nome è quello... quella setta di john travolta e tom cruise.
deda: ma quella è scientology non c'azzecca paro con lo shintoismo!


Dopo un po', incidente di tram in piazza vittorio.
io: alla faccia guarda che succede a piazza vittorio...
mario: ma che è successo alla... alla... alla.... alla....
l'ho preso, l'ho voltato di spalle e gli ho detto: guarda che La Mecca sta di là! Allah! Allah!
mario: nooo alla cineseriaaa non mi veniva il termine.
deda: chinatown.
mario: allà.
La Cassazione e l'istigazione a delinquere.

Seguitemi un attimo in questo mio ragionamento.
La Cassazione ha assolto un tizio che cresceva piantine di cannabis nel suo orto (e non due o tre). Lo ha assolto perché le piantine non erano ancora mature e quindi non ancora nocive.
Se le piante non sono mature la loro coltivazione non costituisce reato.


Se non ci avete pensato adesso vi offro io uno spunto per mettere su un business legale e milardario: apritevi un vivaio con piccole piante di cannabis da vendere a privati o chi vi pare.
Voi non andate in galera, gli acquirenti non mancheranno mai perché la mamma del cretino è sempre incinta e la storia può andare avanti per anni.

Per cui seguitemi in questo mio ragionamento: sbaglio o la Cassazione istiga a delinquere?
Photobucket
Salve a tutti!!!


Questo nuovo numero di Principessa del Cuore presenta grandi novità.

Tra le altre cose disegni a tutta pagina anziché relegati all'interno di cornici....

Molti più giochi, alcuni dei quali disseminati all'interno del racconto.

Uno spread centrale che può essere staccato dal giornalino e appeso come poster! - non so voi ma io da piccola li collezionavo a pacchi i poster!


E da oggi siamo anche su Facebook!!!


Se ci trovate unitevi a noi!


Questo è l'indiirizzo del nostro album di illustrazioni, con piccole anteprime per il prossimo numero:
Album
Visibile anche se non siete iscritti a Facebook!


Mentre questo è l'indirizzo principale della Fan Page di Principessa del Cuore:

Fan Page

se siete iscritti a Facebook e volete seguirci anche lì, vi aspettiamo a braccia aperte!


A presto!

Thursday, January 15, 2009

About a Mac - il Macchino (English)

It gets here in its fancy-smanzy box.
Already looking shiny and new like nothing else did before.
It's light, it's smooth. You wanna switch it on.
So it takes you about 30 minutes just to unwrap it... it is afraid of you, ex pc user, you should take care of it... it is not a common computer, it's a Mac!
Then you finally manage to figure out how to plug it in. It has this weird plug with pins for the power and it snaps in like a piranha jaw and you go: oooh, it's magnetic.
You finally see that weird wathchamacallit plug, supposed to replace usb in 5 years or so, it's already there, supercool and super useless. You'll never use it but you have it.
You find a way to open it and switch it on... and there a message starts inquiring about you: who are you, where do you come from, let me scan your retina, put your fingerprints here, once you switch to mac you never go back, I wont' allow you.
A bit scary but you continue and there you have it... it searches for the internet, logs you in, calls you master but you see it. It is looking down on you.
The touch pad... oh, the first 30 seconds are mind blowing. You touch it, click it, twich it, twist it, you zoom in and out. Very cool then... eeeer how do you click, how do you scroll, how do I right click... you search for the command button and decide the keyboard should help you.
If it weren't for the fact the keys are eensy weensy things with space between them so they don't catch dust - good - and back lit - a bit of a waste but you can switch it off at will. After two minutes you get cramps: click with one finger, right click with two, the whole touchpad is the button to click, scroll top to bottom with two fingers, sideways with 3... then zoom in and out and you are thinking "I have to learn to do this with my left hand - no way I am searching for smallkeyboard buttons for a shortcut!"
Then, of course, something is different from 2 years ago... you get lost with some new feature and the thing is already staring down at you. You lower your eyes and surrender: I'll click on the help box!
The small window opens and you can feel it's pffting at you: what? You are already  here? You already got lost? Alright, follow me, I'll show you... 
...and you read the directions only to find out they are written for a four years old kid and everything was just so damn simple. You know it's belittling you but at the same time you are grateful to it. 
"Now you get it, you stupid ex pc user? I am not that hard to get... it is you who just don't get it!"
"Yes, master!"
After twenty minutes you already feel the difference: you own a pc, usually... but a mac owns you!

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About a Mac - il Macchino (Italiano)

Arriva nella sua scatola... diviiiina!
Già splendido splendente nel suo involucro... che di roba più splendente non ne hai mai vista prima.
E' leggero e liscio. Vuoi accenderlo. 
Ma ci metti 30 minuti solo per scartarlo... ha paura di te, TU ex pc user, tu dovresti prenderti cura di lui... non è un comune computer. E' un macchino!
Finalmente riesci ad aprirlo, lo ammiri e trovi la presa. Ha questa strano spinotto per la corrente con i dentini che scattano come mascelle di pirana dentro la presa. Lo fai più e più volte come un'idiota: oooh, è magnetico!
Poi c'è quella comecavolosichiama presa che dovrebbe sostituire le porte usb tra 5 anni o giù di lì, tu ce l'hai già, non la userai mai, è un'inutile figata, ma ce l'hai! Godi!
Trovi il modo di aprirlo e accenderlo... e parte un messaggio che ti chiede tutto di te, come una suocera: dati anagrafici, indirizzo, quanto guadagni, da dove vieni, dove vai, un fiorino... fammi scansire la tua retina, fammi prendere le impronte digitali... cosa credevi? Adesso che sei passato al Mac non ti lasceremo più andare via! Sei schedato!!!!
Impaurita, proesegui  ed eccolo che... cerca internet, ti collega, ti chiama padrona ma lo sai che ti sta guardando dall'alto verso il basso.
Il touch pad... croce e delizia. I primi trenta secondi sono un universo parallelo. Lo tocchi, lo sfiori, giri, zoommi, rigiri. Grandissimo e poi... eeeh come si clicca, come fai scrolling, come clicco col bottone destro del mouse? Memore di passati utilizzi della divina macchina ti fiondi sul tastino command e decidi che la scorciatoia su tastiera ti salverà.
Se non fosse per il fatto che i tasti sono lillipuziani. C'è spazio tra i tasti così la polvere non si ficca sotto - bene - è retroilluminata - uno spreco rimediabile visto che la cosa si può disattivare. Dopo due minuti hai i crampi alle dita: clicchi con un dito, clicchi il bottone destro con due, tutto il touchpad è il bottone, scrolling su e giù con due dita e destra e sinistra con tre. Poi zoom, dentro e fuori, sopra e sotto e intanto pensi: "Devo imparare a farlo con la mano destra che qui le scorciatoie con la tastiera con sti briciolini di bottoni non si potranno usare!"
Ovviamente alcune cose sono cambiate da due anni fa... ti confondi, ci sono nuove funzioni, ti ci perdi, si apre roba che non capisci come controllare e in tutto ciò il macchino ti continua a guardare come un lord inglese, con distacco. Abbassi gli occhi e ti arrendi: penso che userò l'help!
La finestruola si apre, lo sai che ti fissa snobbamente e fa anche pfff: Cosa? Sei già qui? Ti sei già persa? Va bene, allora, seguimi... ti faccio vedere io....
.... e là ti accorgi che le istruzioni sono scritte per un bambino di tre anni e che è tutto così dannatamente semplice. Ti senti umiliata e al contempo grata per la guida.
"Hai capito ora, sciocco ex pc user? Non sono io il complicato... sei tu che non ci arrivi!"
"Sì, padrone!"
E dopo venti minuti finalmente capisci la differenza: un pc lo possiedi... ma un mac possiede te!



Welcome to Wilson Kane's ship - Benvenuti sulla nave di Wilson Kane.

Our new main deck.

Il nostro nuovo ponte di comando.
Notare il trampolino.... buttiamo la gente a mollo con stile.

I have been playing yesterday and decided to renew the look of a few room. Because of a glitch I found myself with duplicated items which I sent to my friends and that shot me up in the ladder and gave me a new room. Nevertheless I took these "pictures" before the new room was added and so I decided to turn the studyroom into the bridge of my ship.... simply because that room did not match the rest of the house.

Negli scorsi due giorni mi sono trovata a giocare a pet society. Non ci giocavo seriamente da Natale (ogni tanto vado e scatto "foto" ai pet dei miei amici) perché non mi diverto molto col gioco di per sé... solo che ho deciso di trasformalo in un qualcosa a tema e con una storia e adesso è più divertente. Quindi mi sono venduta tre juke-boxe e ho comprato un sacco di scatole d'oro... e mentre ero là che le aprivo il computer si è bloccato. Al mio ritorno tutti gli items comprati in quel giorno si erano duplicati - erano sia nella stana che nel mio bauletto pirata - e tutte le cose che avevo trovato nelle scatole si erano duplicate, in più erano tornate anche le scatole. Erano 45! Tra rivendite e spartenze il mio capitano Kane è diventato miliardario!
E pensare che io ero passata semplicemente per trasformare lo studio nel ponte della nave... visto che quella stanza non ci azzeccava niente col resto della casa.
ora mi trovo con una stanza in più, che al momento è un cafè ma presto diventerà una bettolaccia. 

This was the studyroom. No longer in the house. Its place was taken by the bridge.

Questo era lo studio, adesso trasformato in ponte.

This is the bathroom.

Questo è il bagno.


My favorite room: the dining room. 

La mia stanza preferita: la sala da pranzo o quadrato ufficiali.


The garden: yes I have one on my ship. The writing on the wall sasy: beware of Kane (in Italian also reads: beware of dogs)
Il giardino: sì, ho il giardino sulla nave con tanto di cartello.
"Attenti al Kane!"  - ma si legge Chein, ok?

Ye captain's quarters!

La cabina del capitano. Ho da poco aggiunto un lampadario.

Monday, January 12, 2009

Pet society - Gita in barca.

Mentre il Capitano Wilson Kane siete sul suo trono pirata in cima al cassero prodiero, sua moglie Gilda cerca di convincere i pesci a saltare in padella sporgendosi dalla murata.
Gigia in coffa prova a dare indicazioni al nostromo.
Tuttavia il resto della ciurma è intenta a fare altro.
Odacchi, alla destra del padre, scende le scale con fare flemmatica - giorno di riposo per la veterinaria di bordo. E mentre le signorine sul ponte centrale si godono la gita... Zein prova a dare la caccia a sfuggente Moshi sul bompresso. 
Per qualche strano motivo Odoardo è finito sottocoperta insieme a due clandestini e grida disperato. 
Mentre il capitano Jack, intento a cantare come una sirena... è stato posto come polena proprio perché la polena ci mancava.
Guardia alle vele pronta... anche se con Pallino che gioca a fare l'equilibrista con un osso in mano invece di fare il timoniere chissà se toccheranno mai porto.


libreria Inizio a tartassarvi prima del tempo ma non vorrei che finiste come lei... a cercare col ditino tra gli scaffali delle edicole - affollati di così tanta roba. Per cui comincio a fare un po' di Hype per avvisarvi che potete cominciare a ordinare il quarto numero di Principessa del Cuore. La data di uscita, indicativamente, è orientata verso il 27 gennaio. Più la data si avvicina e si fa certa più saprò darvi indicazioni precise. Aspettatevi grandi novità in questo numero! 

Principessa del Cuore 4 - presto disponibile!!!!
Lettera aperta al Signor Ikea - Open letter to Mr. Ikea!

Dear Mr. Ikea,
Did you know that what you call a simple display case for cd's (Bertrby) is actually a wet dream for gashapon hunters?
I suggest you expand your horizons and name the case: Gashaponary and you'd see how many more you would sell,
Yours Truly,
Gashapon Huntress.






Caro Signor Ikea,
Lo sapeva che la vetrinetta per cd che lei chiama Bertby è in realtà il sogno proibito di ogni gashapon hunter?
Le suggerisco di espandere i suoi orizzonti e ribattezzarla come: Gashaponeria o gashaponario.
Vedrà quanto saliranno le vendite di tale oggetto!
Distinti Saluti,
Gashapon Huntress.







Complimenti Trenitalia!!!! - ovviamente c'è del sarcasmo...

Una volta rispondevano alle mail di protesta con il messaggio autmatico... adesso proprio ti lasciano sbattare. Io penso che uno di questi giorni qualcuno si sentirà davvero male sui treni e li denuncerà.

Ieri ho fatto il viaggio Roma-Scomunicatolandia sul treno Roma-Napoli: mai più!
Basta prendere il Sessa Aurunca o il Minturno per accorgesi subito della differenza con le carrozze destinate o prevenienti dalla Campania.

Amici campani, sappiatelo, anche se lo stato delle carrozze potrebbe parzialmente essere causa vostra... questi qui per voi non si sbattono più di tanto, non puliscono e vi lasciano a marcire nel vostro brodo di coltura. Concetto di base: i napoletano so cafoni e si meritano questo e altro!
Vi sta bene?

Io non penso proprio... come non penso proprio che i Napoletani siano tutti monnezzaroli o che i basso laziali siano meglio. Eppure i treni diretti o provenienti da Napoli hanno muffa alle pareti, strana roba nera che cola sui sedili, tende che non sono state lavate da anni piene di colonie di acari da Zio Acarone ad Acarino e acaqui.quo.qua che Paperopoli in confronto ad Acaropoli è il granello di polvere di Ortone!

Io immagino la mia migliore amica, allergica agli acari, salire sul treno e partire in shock anafilattico! Lo immagino proprio e per questo le dico sempre: Giò, non prendere i treni campani.
In compenso ieri in shock anafilattico ci stavo andando io! Raffreddata com'ero, e come sono, inizio a respirare per la bocca e d'improvviso non mi sento più la trachea. Tale il prurito e il pizzicolìo che inizio a tossire senza possibilità di respirare tra colpi di tosse... divento paonazza e mi cade persino il fumetto che stavo leggendo dalle mani.
Un colpo di tosse bello forte mi fa scrocchiare shiena e cassa toracica e penso: ecco, ci manca solo che mi spacco una costa ora!
Un signore seduto di fronte a me si preoccupa... continuando ad annaspare aria metto mano allo zaino, tiro fuori la liquirizia e me ne metto una in bocca sperando che la salivazione mi salvi la gola. Fa il suo effetto ma non a lungo e quindi provo a controllare la respirazione col Qi Gong per arrivare viva fino a casa. E' stata un'ora e un quarto da incubo!
Stamattina ho la trachea in fiamme! Non la calma lo sciroppo, non la calma il miele, non la calma nemmeno una bevanda calda... brucia e brucia ed è una sensazione sgradevolissima

Certo questo viaggio non è stato avventuroso come quello in cui salii sul treno stracolmo di gente, come un treno di deportati,  e improvvisamente noto un vagone vuoto: non è rotto, non c'è la luce spenta, non è chiuso... perché non c'è nessuno?

Salgo e trovo una bella patacca di giallognola diarrea su un sedile. Il fetore è allucinante... ovviamente qualcuno o ha cambiato malamente un pannolino oppure non ha potuto trattenere una scarica improvvisa... magari ha anche cercato il bagno ma, che ve lo dico a fare, i bagni erano chiusi.

Possono andare avanti con 20 carrozze e un solo bagno aperto su tutto il treno, basta davvero quel singolo treno a legalizzare il viaggio? In mancanza di servizi non dovrebbero forse interrompere la corsa o fare qualcosa a riguardo? Sostituire il vagone? Chiamare un tecnino?
Beh, no... la verità è che a Trenitalia non importa niente di viaggiare ai limiti dell'illegalità.
L'omino delle pulizie chiamato a pulire la diarrea non ha pensato bene di prendere un secchio con acqua, mettersi i guanti e lavare il sedile... Noooo. Lui ha preso sto bottiglione di acqua e disinfettante, ha spruzzato sull'escremento, ci ha buttato su dei fogli di giornale e con la scopa ha raccolto il tutto e lo ha ficcato in un secchio. Ha ripetuto l'operazione un paio di volte, senza strofinare né rimuovere del tutto il problema... ci ha messo una pezza, come si fa di solito in Italia.

Ergo sappiatelo esiste un vagone su un treno Roma-Napoli il cui sedile non è stato ben pulito e se ci doveste vedere su una chiazza scura: NON SEDETEVI, ci hanno defecato su.

Il motivo per cui a Trenitalia non importa è che queste linee non sono quelle che portano più introiti. La ditta privata che gestisce i treni ottiene in parte finanziamenti statali per Intercity e robina regionale ma punta tutto al guadagno facile con treni superveloci e investe molto più volentieri su Eurostar e Freccia Rossa.
Poco importa se Freccia Rossa crei più disagi che comodità al resto dei viaggiatori... quei quattro gatti che hanno strapagato per usarlo sono nobili, appartengono a una casta superiore e meritano il servizio da Re con tanto di giornale e biscottino consegnato a bordo.

Ma ora sappiatelo, cari signori, che noi lo sappiamo cosa state facendo. Perché Quando una si fa un viaggio in Intercity PLUS (che dovrebbe essere migliore quindi), con 9 carrozze e un solo bagno funzionante per 7 Ore... accumulando ritardi... qualcosa sospetta.
Chiamiamo le cose con il loro nome, quello che state facendo si chiama: Pressione Psicologica.
E' poco ma sicuro che chi prima viaggiava in Intercity adesso si rivolga agli Eurostar. Io stessa per andare a Bologna lo trovo più comodo, diretto e veloce e con orari migliori. Ho fatti viaggi verso Bologna in Intercity e in Eurostar... c'è un abisso. Il concetto di base resta: preferisco pagare di più ma viaggiare meglio.

Tuttavia non siamo tutti figli di Paperon de' Paperoni e questo non vi dà il diritto di approfittare della povertà altrui per renderla Peggiore e Miserabile.

Purtroppo nessuno si decide a fare più di qualche lamentela. Il povero capotreno ci spiegava che lui compilava foglietti per ogni bagno rotto e li consegnava in ufficio facendo rapporto ma che quello non significava che alla stazione successiva sarebbe salito qualcuno a sistemare il bagno.  Il poverello si disperava dell'inutilità totale del suo lavoro, del fatto che non poter aiutare la gente lo facesse andare in bestia e allo stesso tempo la gente lo mandava in bestia perché tutti si lamentano ma nessuno scende mai dal treno e va in blocco dai Carabinieri a denunciare Trenitalia.... come scendi dal treno, chi schizza a destra, chi corre a sinistra... fai girare fogli con petizioni sul veicolo ma poi tutti spariscono. E questa è l'Italia: mi lamento col vicino e finisce là.
E a Trenitalia che gliene frega? Niente... e quindi prosegue.

Per quanto mi riguarda quando il treno ha sostato 11 minuti per fare rifornimento d'acqua per i bagni... era per l'unico bagno rimasto che poi si è allagato.
Certo è che la gente contribuisce al disastro igienico che avviene quotidianamente sui treni, io stessa vedo gente mettersi in piattaforma sui regionali a fumarsi la sigaretta perché non reggono più!!!!! Poveri drogati in astinenza.... 

Però noi non si dice niente, loro se ne fregano... scrivi email e manco ti rispondon e ti sfoghi.
Se sei da sola a fare denuncia ti ridono in faccia!

Che cosa si può fare? Solo pregare i Santi che gli Intercity spariscano presto e si passi direttamente agli eurostar!!! Così sono più felici loro e viviamo meglio pure noi!

Wednesday, January 07, 2009


La chimicalchimia?

La cucina è un misto di arti magiche e scienze logiche che portano alla creazione di opere d'arte commestibili e tangibili con tutti gli altri sensi. Per lungo tempo, tuttavia, nella Città del Re del Sole la convinzione che la cucina fosse opera assoluta di Alchimia non lasciava spazio a nessun'altra teoria. Fu quando la cucina reale del Principe Alfredo lanciò un bando di concorso per una nuova ricetta del pollo fritto che Paiolo dei Paiolis mise in discussione questa teoria e la mise con la pratica.
La vecchia Marta, l'alchimista capo della sua linea di cuochi, decise di andare in pensione all'improvviso e Paiolo si ritrovò a fare assunzioni intervistando centinaia di applicanti.
Era un cuoco rinomato, il suo ristorante era molto visitato, ma per la creazione del pollo fritto da proporre alla cucina reale aveva bisogno di una voce fuori dal coro.
Dalla Città delle Scienze giunse, un giorno, una ragazza di nome Clara. Era appena uscita dall'Università e cercava impiego nel suo mondo che era, però, diventato troppo stretto. Clara era convinta dell'assoluta infallibilità della chimica: glielo avevano spiegato a scuola e lei non solo ci aveva creduto ma concordava in pieno... altrimenti sarebbe andata altrove, no?
Non era persona da fermarsi a discutere con chi non la pensava come lei e aveva pensieri fissi in testa, come le sue convinzioni, che parevano avvitati e saldi e irremovibili.
La carenza di lavoro spinse Clara a cercare impiego nel più impossibile dei luoghi, proprio la Città del Re del Sole. Nessuno credeva nelle scienze e la chimica era fandonia tanto quanto quella storia che il sole fosse fermo.
Fu così che finì, col suo curriculum alla mano, nella fila di applicanti a ruolo di alchimista del cuoco Paiolo de Paiolis. Si presentò a lui vestita in bianco, un colore prettamente asettico che avrebbe dovuto ispirargli fiducia - questa persona è igienica!
Paiolo squadrò il curriculum, poi la ragazza, da capo a piedi. Si lasciò cadere il foglio alle spalle e il suo pensiero fu: bella gnocca davvero! Non posso assumerla!
Se voleva creare il pollo fritto per la cucina reale una distrazione sul lavoro gli sarebbe costata ed essendo profondo conoscitore delle proprie debolezze, riusciva a prevedere con esattezza come l'avrebbe sedotta, abbandonata e che il lavoro sarebbe diventato un inferno.
"Il prossimo!" Annunciò quindi, scartandola.
"Un momento!" Disse Clara. "Perché?" Non c'era spiegazione logica in cielo né in terra che potesse motivare quello scarto.
"La cucina è alchimia, a me serve un alchimista!" Le rispose l'uomo.
"La cucina è chimica... i cibi sono fatti di molecole che combinati assieme producono formule chimiche di successo. La gente non lo sa ma taluni sapori non si combinano perché la combinazione di acidi e di basi produce solo neutri." Le faccio un esempio. Si alzò e pur non avendo mai cucinato nemmeno un uovo al tegamino in vita sua, decise di mettere insieme un intingolo seguendo la formula chimica di base degli elementi da mescolare.
Il risultato fu una sorta di salsa rosa, dolciastra posta su un uovo sodo.
Non era eccelso.
Non era particolarmente gradevole all'occhio.
Era tuttavia diverso e interessante e, partendo da quelle basi, Paiolo alzò gli occhi al cielo, folgorato, prese un pizzico di spezia rossa, un po' di crema bianca, si fece passare del liquore e aggiunse qualche erba.
"Questa sarà la piscina dei mie gamberi!" Disse. Tuffò un crostaceo nell'intingolo e lo assaggiò. "Mhh." Ripeté il gesto e infilò il gambero in salsa rosa nella bocca della chimica.
Per un attimo si rifletterono l'uno negli occhi dell'altra con una strana sensazione di vittoria e di pericolo annidate in fondo allo stomaco.
Paiolo si disse: stavolta sarò bravo, voglio provare!
Clara si disse: questo tizio non mi piace ma sa il fatto suo!
Il cuoco si voltò verso gli altri applicanti e disse un vigoroso: Arrivederci e grazie!
Una chimica era entrata a far parte della sua cucina.

* * *

La notizia che Paiolo de Paiolis stava lavorando con un chimico mise stranamente a proprio agio i cuochi rivali che partecipavano al concorso. Si rilassarono e si concentrarono sul condimento e le spezie per il pollo, mentre nelle cucine si chiacchierava e rideva della faccenda.
Paiolo, dal canto suo, decise di concentrarsi sulla frittura di per sé. Prese a sperimentare con gli olii, con le loro temperature e gli strani strumenti utilizzati da Clara si rivelavano molto utili: termometri li chiamava e alambicchi.
"Vedi, Clara." Le disse un giorno. "A me piace l'olio di canna. E' una pianta che cresce solo da queste parti e rende il sapore dei piatti tipico... nostrano. Il problema con l'olio di canna è che quando cuoce troppo si produce un fenomeno che nella mia lingua si chiama Ilflating per cui tutto diventa amaro."
"Capisco." Rispose lei. "Si bruciano le particelle in sospensione... beh, bisogna cuocere a temperatura più bassa!"
"Ma così la frittura si appesantisce."
La ragazza parve pensarci un po' su.
"Se non possiamo alzare la temperatura dell'olio ci toccherà abbassare quella del pollo." E mise la pietanza in ghiacciaia. "Ora tutto sta nel calcolare esattamente la permanenza del pollo al freddo."
Il cuoco si sorprese. La soluzione era talmente elementare... da essere logica!
La logica a loro mancava, nella Città del Re del Sole, questa Clara oltre a essere belloccia era anche tanto intelligente.
Mentre il cuoco cucinava, la ragazza tirava fuori un libercolo rosso e lo leggeva e rileggeva.
Uno degli assistenti cuochi si fece curioso.
"Ma cosa fai, studi?"
"Certo. Non si finisce mai di imparare."
"Io pensavo tu avessi finito le scuole."
"Oh, sì, è vero ma voglio fare un esame di abilitazione per lavorare in proprio!" E rimetteva il naso nel libercolo.
Le sperimentazioni sul pollo fritto andarono avanti per settimane. La storia della temperatura sembrava funzionare anche se il piatto, verrebbe da dire, non era ancora cotto a puntino.
Ovviamente tutto questo lavoro andava fatto dopo l'orario di chiusura del ristorante e, durante il giorno, Clara doveva fungere da alchimista - facendosi una vera e propria cultura sul ruolo rivestito da un alchimista da cucina.
Non appena il ristorante chiudeva e i cuochi appendevano il grembiule al chiodo, Paiolo tirava fuori il pollo dalla ghiacciaia e i due cominciavano a lavorarci su.
A metà nottata il cuoco preparava uno spuntino e i due facevano una pausa.
"Mhhh che buono." Sospirava Clara. La pietanza davanti a lei sembrava fatta su misura per il suo palato. "Da dove ti vengono certe idee?"
"Dalle tue emozioni." Le rispose. "Cucino quello che la persona davanti a me vorrebbe sentirsi cucinare." Sorrise poi in maniera affascinante.
"Davvero? E da cosa lo deduci?"
"Da tante cose... da come guardano, da come si toccano i capelli, dalle cose che dicono... capisco se una persona è irrequieta e ha bisogno di essere calmata, se è triste e vuole essere consolata o se ha bisogno di dolcezza."
"Ecco a proposito di dolcezza..." Si lamentò lei. "Questi spuntini stanno diventando sempre e sempre più dolci... lo hai notato?"
"Purtroppo." Sospirò lui.
Si fissarono in un silenzio imbarazzato.
"Mah, torniamo al pollo." Propose Clara pulendosi col tovagliolo.
"Ecco, sarà meglio." La seguì a ruota.
Due giorni dopo si piombarono tra le braccia per festeggiare la riuscita dell'olio di canna a bassa temperatura.
"Leggero e croccante!" Rise lui.
"Assolutamente perfetto!" Confermò lei.
"Grazie, grazie, non ce l'avrei mai fatta senza di te!" La strinse forte a sé.
Clara lo spinse via e gli porse la mano da stringere invece.
"Oh." La accettò titubante. "Grazie davvero."
La ragazza sorrise e si allontanò per prendere il suo libercolo rosso da studiare. Fece un cenno con la mano e disse.
"Beh, se qui hai tutto sotto controllo..."
"Certo... certo vai pure." La congedò lui. "Buonanotte."
Si avviò all'uscita e notò una donna compiere il tragitto inverso al suo. Era una donna diversa da quella che aveva visto l'ultima volta: ma quante donne aveva questo Paiolo?
Scosse la testa e non volle pensarci, del resto non erano cose di cui fare una malattia, no? Paiolo era quello che era ma come cuoco non aveva decisamente rivali, era un chimico istintivo e riusciva a combinare elementi anche senza conoscenze di base! La cosa era a dir poco impressionante... e pensare che lei su quei libri, invece, ci aveva trascorso ben 13 anni della sua vita.
Che strada alternativa aveva percorso, dunque Paiolo, per giungere alle sue stesse conoscenze pur non essendone consapevole? Era davvero la presenza di un alchimista in cucina a dare sostegno e base tecnica al cuoco? E l'alchimia era davvero così simile alla chimica?
A scuola le avevano insegnato che non era così, che un alchimista è un bimbo che gioca con acque colorate... ma se la scuola si fosse sempre basata troppo sulla ragione senza mai badare troppo di indagare con la ricerca sul campo? Teorie, tutte teorie e solo teorie! La pratica dov'era?
Forse era per quello che il pollo fritto era riuscito! Ecco! Lei aveva la teoria e Paiolo era la pratica. Lei sapeva in teoria cosa lui faceva, lui sapeva come mettere in pratica le cose che lei teorizzava! Un perfetto sodalizio di complementarità.
Clara non era mai stata complementare di nessuno, né sapeva di poterlo essere o di volerlo diventare. Tutto sommato essere complementare e d'aiuto a Paiolo non le dispiaceva affatto.
Questo glielo pose sotto una luce diversa.

* * *

Ormai mancava poco meno di una settimana all'esame della cucina reale.
Paiolo cercava di accompagnare un intingolo al perfetto pollo fritto ma tutto quello che gli venivano fuori erano creme.
Clara non le trovava male, anzi, incontravano proprio tanto il suo gusto ma forse non erano appropriate a quello del Principe Alfredo che era un uom di guerra e un uom di mondo.
"Non capisco... vorrei qualcosa di fruttato ma mi ritrovo sempre a romper uova alla fine... dove sono finite le mie idee?"
"Prugne, ci vorrebbero delle prugne!" Annuiva Clara.
"Ma a te... va di assaggiare delle prugne?" Le chiedeva sospirando.
"In effetti..." Storceva il muso lei.
"Ecco nemmeno io mi sento dell'umore..."
"Forse dovremmo caramellarle in qualche modo."
"Una prugna è sempre una prugna." Tagliò corto lui. "Oh beh, sediamoci a parlarne davanti a una zuppa!" Le porse un piatto.
Clara lo assaggiò, era delizioso ma...
"Paiolo, anche questo è dolce..."
Il cuoco scosse il capo.
"Vai a casa, Clara... domani... a mente fresca... magari..."
Lei non rispose, si limitò a prendere il suo cappotto e a lasciarlo solo coi suoi pensieri.
Certo era che se quelle strane donnine continuavano a fare il tragitto inverso al suo ogni sera "solo coi suoi pensieri" il caro Paiolo sarebbe rimasto ben poco.
E se fosse stata quella la causa dei problemi?
Dal canto suo, Paiolo, si mise a sistemare le sedie nel ristorante continuando a scuotere la testa e lamentandosi del suo dente dolce appena nato.
"Perché dolce? A me neanche piace il dolce!" Borbottava come una pentola sul fuoco.
"Neanche questo dolce?" Chiese una voce dal fondo del locale.
"No." Rispose senza nemmeno alzare lo sguardo. Non importava chi fosse ma non aveva proprio voglia di una compagnia femminile nel bel mezzo di una crisi culinaria. Ecco, lui, tutto questo non lo aveva previsto! Nella sua prima visione su Clara aveva visto lei col cuore infranto e lui felice e creativo come sempre! Forse avrebbe dovuto sedurla e abbandonarla e avrebbe dovuto farlo per la propria sanità mentale! Avrebbe dovuto prenderla tra le braccia e... e... stava salivando?
Qualcuno lo prese per le spalle ma era decisamente il qualcuno sbagliato!
Proprio quando stava per essere folgorato... proprio quando stava per capire quale fosse la spezia mancante.
"Ma come fa un pover'uomo a restare solo con i suoi pensieri?" Disse, voltandosi a guardare la bella visitatrice.
"Sei di cattivo umore, caro, siedi un attimo che ti faccio un massaggio!" Rispose quella. "Guarda come sei teso."
Okay, si disse, un massaggio si può fare... basta che stia zitta e mi lasci pensare! C'ero quasi... c'ero quasi...
E mentre accigliato e serio, Paiolo, si lasciava fare... Clara realizzò di aver lasciato il libercolo rosso al ristorante e si risolse a tornare indietro, pur consapevole di quello che avrebbe visto.
Fece il suo ingresso sul retro, in punta di piedi, entrò in cucina, prese il libercolo e stava per imboccare nuovamente la porta quando si sentì chiamare per nome.
"No, no, nooo!" Aggiunse poi la voce.
Clara si affacciò nella sala e vide Paiolo scaraventare a terra la bellona di turno.
"Chi è Clara?" Chiese quella.
Il libercolo le cadde dalle mani e i due si voltarono in direzione del suono.
Clara sorrise, imbarazzata e sollevò un dito come per dire: sono io Clara, ma voi state fermi là, comodi...
Fermati tempo! Fammi raccogliere libro e pensieri, che io possa fuggire di qua in maniera decorosa! - si disse.
"Io..."
"Tu?" Inquisì l'altra.
"Ho... dimenticato... questo..." Indicò il libro. "Buonanotte." E si dissolse nell'oscurità.
Paiolo guardò l'altra donna e spallucciò.
"Ti va un caffé? Bello amaro!" Le propose e si avviò in cucina con le mani tra i capelli.

* * *

Clara chiese dei giorni di permesso. Anche se il test era vicino. Anche se Paiolo era nei guai. Clara rimase a casa, col suo libercolo, a studiare.
Ma studiare non faceva.
Trascorse ben due giorni a letto, col libercolo sempre fermo sulla stessa pagina, lo stesso paragrafo, la stessa riga, la stessa parola. Le pagine si erano come trasfigurate, però, e tutte ma proprio tutte dicevano una cosa sola:
Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo, Paiolo!
Fino alla fine del volume.
Ne stava facendo una malattia.
Chissà come se la stava cavando? Chissà se gli era poi venuta voglia di assaggiare prugne? Ci volevano le prugne, indubbiamente! Certo era che a lei ancora non era venuta voglia di assaggiare roba fruttata...
Stare lontana non serviva, stare vicina nemmeno... era un'empasse.
Alla fine del secondo giorno la governante della famiglia presso la quale alloggiava le annunciò una visita. Non si scompose più di tanto. La guardò con aria assente. Quella scambiò il tutto per un silenzio assenso e fece entrare Paiolo nella stanza senza nemmeno troppi complimenti.
L'uomo apparve come una tempesta, con tuoni roboanti nelle parole e lampi negli occhi ma dopo le prime frasi senza senso si accorse che Clara era a letto e lo fissava con aria allampanata.
"Clara." Le disse. "Che vuol dir ciò. Davvero non è il caso di farne una malattia." Vide il libro chiuso. "Ma stai studiando?"
La ragazza lo fissò come se ciò che le stava di fronte fosse una visione.
"Stai bene?" Le chiese poi. Non vide risposta e prese una sedia per accomodarsi accanto al letto di lei.
Dopo qualche istante in silenzio le passò la mano davanti agli occhi.
"Ma se resti così non potrai studiare... non potrai fare niente della tua vita... ti ho fatto io questo? Sono stato io?" Le tolse il libro dalle mani e le sorrise. "Sono un po' bloccato anche io. Mi son stancato di andare avanti con salse alla liquirizia e al caffè. Sono troppo amare, sono amareggiato anche io!"
Clara scrollò le spalle.
"E allora che si fa?"
Lui le passò una mano dietro la nuca e poggiò la fronte su quella di lei.
"Senti, io adesso ti bacio. Se dopo ci vien voglia di salsa alle prugne, bene... altrimenti ci inventiamo qualcosa col cacao!" E dopo aver enunciato le sue intenzioni fece seguire l'azione.
Clara lo fissò mentre alzava gli occhi al cielo, come se fosse stato colto da una folgorazione.
"Prugna caramellata." Meditò. "Ti aspetto tra venti minuti al ristorante!" Si avviò alla porta. "Se non vieni... capirò."
Clara non ci pensò su due volte. Non appena fu uscito corse a prepararsi. La salsa alle prugne caramellate di Paiolo doveva assolutamente assaggiarla! Sarebbe stata ispirata! Sarebbe stata indefinibile! Sarebbe stata esattamente quello che ci voleva in quel momento!
Si infilò il cappotto e corse a perdifiato fino al ristorante dove trovò i cuochi alle prese con una cucina disastrata.
"Ma che diamine gli è preso!" Lamentava il capo linea.
"Non lo so che m'è preso... ma ora so che voglio la cucina in ordine, su!"
Si voltò e vide Clara ritta sulla porta.
"Oh..." Disse. "Beh... vogliamo?"
Lei sorrise, appese il cappotto e corse a infilarsi il grembiule.
"Tu prendi quelle dorate che io penso a quelle nere!" Gli propose.
Paiolo sorrise e scavalcò un paio di tegami per raggiungerla.

* * *

Il giorno dell'esame Clara si presentò nuovamente vestita di bianco.
Rispose a tutte le domande sul test poi uscì di corsa dall'aula consegnando il foglio all'insegnante.
La cucina reale si trovava dall'altra parte della città e forse faceva ancora in tempo a partecipare all'ispezione.
Giunse nel primo pomeriggio e trovò Paiolo in attesa nell'atrio. Gli andò accanto.
"Allora?" Chiese ansiosamente.
"Ci chiameranno uno alla volta per spiegarci i motivi della loro scelta e porre alcune domande." Le spiegò.
"Bene. Andrà tutto bene." Lo rassicurò lo ragazza. L'altro le sorrise.
"Paiolo de Paiolis." Chiamò uno spauracchio dal naso puntuto ritto sull'uscio della cucina reale.
Il cuoco prese la chimica per il polso.
"Vieni. E' anche il tuo lavoro." Se la portò dietro fino davanti agli esaminatori.
Questi posero alcune domande a Paiolo sul tipo di olio usato per la frittura, le spezie, la preparazione della salsa. Uno degli esaminatori, lo spauracchio dal naso puntuto per la precisione, fissava un foglio con il suo monocolo e una smorfia di disgusto sul volto.
Clara riuscì a gettare un occhio sul foglio e lesse: Ilflating!
Quando lo spauracchio si pose in maniera contraria rispetto al resto della commissione, che era molto entusiasta dall'innovazione della ricetta, Clara corrucciò la fronte.
"Non c'è alcun Ilflating! Non c'è proprio il rischio di Ilflating se è questo che teme. La ricetta è di semplice preparazione, basta seguire le istruzioni alla lettera! Nemmeno uno sguattero potrebbe sbagliare."
"I nostri sono cuochi superiori." Rispose lo spauracchio. "Ma l'olio di canna presenta sempre il rischio di Ilflating e noi non possiamo proporre un piatto scadente al Principe Alfredo!"
"Le dico che è chimicamente impossibile per una questione di temperatura degli elementi... le particelle in sospensione non possono surriscaldarsi!"
"Chimicamente?" Sbottò quello.
"La signorina è la mia chimica." Espose con calma Paiolo.
"Una chimica? Non un'alchimista?" Bofonchiò l'altro. "Ma la cucina è alchimia... è magia!"
"Ma lei cosa ne sa? E' un chimico per caso lei?" Si infuriò la ragazza. "Per sua norma e regola tutto è chimica in questo mondo... siamo tutti fatti di particelle e agiamo a seconda di reazioni chimiche! E' la chimica che muove le nostre vite! E Paiolo ha seguito alla lettera tutte le teorie e praticamente non può sbagliare! Istintivamente è il miglior chimico che io conosca e sa mettere in pratica tutte le teorie che possono essere utili alla cucina! I cuochi sono chimici che mettono in pratica la teoria!"
"Ah... sicché tutto è mosso dalla chimica?" L'altro si tamburellò sagacemente l'indice sul mento comprendendo che dietro la difesa estenuante della ragazza doveva esserci ben altro che la semplice ammirazione per il cuoco. "E quindi... anche l'amore è una reazione chimica?" Le chiese.
Clara non si lasciò scomporre più di tanto.
"Lo è." Guardò Paiolo dritto negli occhi. "Ma come le dicevo, mio caro signore... la chimica è teoria e pratica. Quello che voi praticamente chiamate cuore io so teoricamente essere un muscolo... per cui la fonte dei nostri sentimenti risiede sempre nel nostro cervello e nelle numerose ghiandole sparse per il nostro corpo, non nel cuore. In teoria parte tutto da una reazione chimica... ma come noi mettiamo in pratica queste teorie fa la differenza."
Un omone grosso e barbuto scoppiò a ridere a tale risposta e propose di rimandare il giudizio dopo consultazione a porte chiuse. Un giovane prese Clara per mano e le chiese di seguirlo, mentre Paiolo restava seduto al posto suo. Clara lo guardò nuovamente e lo vide sorridere. Si disse che forse aveva rovinato tutto, forse gli aveva rovinato anche la carriera, ma quel giovane la tirò dolcemente per le mani e le sorrise: venga.
Si decise a seguirlo per non complicare ulteriormente la situazione.
"Lei è molto intelligente e coraggiosa." Le confessò il giovane una volta fuori. "La ammiro molto e penso che il suo cuoco sia un uomo fortunato."
"Grazie." Mormorò lei. "Ma non penso che questo lo aiuterà molto."
"Non si preoccupi, la sua è la ricetta migliore che abbiamo assaggiato oggi e l'ultima parola spetta al Principe."
La porta si aprì di lì a poco e Paiolo ne uscì tutto sorridente.
"Andiamo mia cara... pare che il Pollo à la Claire non entrerà a far parte delle cucine reali..." Le porse una mano.
"Oh... è tutta colpa mia!" Si scusò lei.
"No no... il Principe è allergico alle prugne." Le passò un braccio attorno alle spalle. "Ci hanno chiesto di preparare una variante con le mele..."
Clara si illuminò dalla gioia.
"A proposito... come te la cavi con il maiale?" Le chiese poi mentre si avviavano all'uscita.
"Il maiale?" Lo fissò titubante.
"Già, pare sia il prossimo piatto sulla lista delle cucine reali... abbiamo due mesi di tempo per pensarne uno." Le spiegò.
"Oh beh... che ne dici di..."
"Ah!" Le mise un dito sulle labbra. "Domani però... non oggi... oggi mettiamo in pratica un po' di quella teoria di cui parlavi poco fa."
E si presero un meritato giorno di riposo.